Pensare Ribelle

E’ morto Giovanni Campaniello. L’imprenditore che sognava di far lavorare con il sorriso i ragazzi autistici

E’ morto Giovanni Campaniello. La grave malattia contro cui combatteva da anni ha avuto la meglio su di lui. La sua scomparsa è un pesante lutto per tutti noi “Cervelli Ribelli”, Giovanni era un imprenditore di valore, aveva creato Avvenia una realtà che rappresentava un’eccellenza assoluta nel campo dell’efficienza energetica nell’industria., negli ultimi anni però il suo focus principale è stato progettare e realizzare delle concrete iniziative per includere persone autistiche.

Tutte  le energie di Giovanni, nella fase terminale della sua esistenza, sono state da lui dedicate alla realizzazione di un sogno che sta concretamente prendendo forma. La sua  Fondazione Giovanni Campaniello  ha lavorato molto, riuscendo a trasferire nel campo dell’organizzazione del futuro di persone neurodiverse quel modello imprenditoriale che  aveva permesso a Giovanni  di  far crescere negli anni  la sua azienda.

Sul concetto di “AUTISMO CREATIVO”   si era costituito a Genzano,  nel territorio dei Castelli Romani, uno staff multidisciplinare di professionisti, con competenze specifiche e riconosciute, per realizzare  laboratori professionali destinati  a istruire ragazzi con autismo, che non avrebbero avuto altra chance nella vita, a un’attività capace di soste

nersi con le proprie forze. Il “Modello Campaniello” ha così contaminato in poco tempo anche altre realtà associative, lavorando sul concetto di una rete di reciproco sostegno e scambio di esperienze.

Allo stesso tempo Giovanni ha seguito, fino a che le forze non lo hanno abbandonato, il suo ben più ambizioso progetto “Una Cascina per la vita”  nel Comune di Baia e Latina (CE), località Contra, dove su una superficie catastale complessiva di 31.072 mq. si sta realizzando una vera e propria cittadella per l’inclusione lavorativa di persone neurodiverse,  un’idea di assoluta avanguardia, dalla scelta di un’edilizia sostenibile alla progettazione della struttura e delle attività che dovranno animarla. 

Personalmente ho conosciuto Giovanni qualche anno fa, grazie all’amico Luigi Mazzone che opera come medico nello stesso Policlinico di Tor Vergata, dove lui periodicamente passava dei periodi per sottoporsi alle terapie necessarie a contenere il corso della sua malattia.

Insieme a Giovanni e Gigi abbiamo anche per un periodo scandagliato la Capitale alla ricerca di una location adeguata a contenere tutto quello che in comune avevano i nostri progetti. Alla fine lui preferì concentrarsi sulla realtà dei Castelli e io iniziai la faticosa “Fabbrica dell’HubLab dei Cervelli Ribelli”.

Ancora una volta Giovanni non restò a guardare, come quasi tutto il resto dei nostri presunti amici, ci sostenne da subito, concretamente e generosamente. A lui devo lo stimolo a cominciare un’impresa, che solo un anno fa mi atterriva. I suoi funerali saranno domani alle11.30 nella chiesa Santa Maria di Galloro ad Ariccia, Ci sarò per dargli l’ultimo saluto.

 


IL RICORDO DI LUIGI MAZZONE, DAL GIAPPONE CON LA SQUADRA OLIMPICA DI SCHERMA

Luigi Mazzone ha avuto la notizia della scomparsa di Giovanni dal Giappone,  dove sta seguendo come mental coach la Nazionale Italiana di spada che gareggerà alle Olimpiadi. Il Covid ha vanificato un progetto meraviglioso che avrebbe visto la Fondazione Giovanni Campaniello come partner di un sogno inclusivo per un gruppo di spadaccini autistici, che avrebbero seguito gli Olimpionici Italiani nella loro straordinaria avventura in Giappone. Gigi ci ha scritto poco fa  per testimoniare il suo dispiacere per il comune amico che non è più tra noi.

“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Giovanni Campaniello. Grazie a lui eravamo riusciti a programmare il viaggio in Giappone per i ragazzi autistici dell’Accademia scherma Lia. Due anni e mezzo fa quando gli parlai del progetto di portare i ragazzi autistici a Tokyo per replicare il progetto olimpico di Rio 2016 non mi fece nemmeno finire di parlare e mi chiese semplicemente dove poteva effettuare la donazione. L’ultima volta abbiamo parlato di fronte a un caffè al Bar del Policlinico Tor vergata dove effettuava le cure e mi condivise le sue emozioni legate ai sorrisi dei ragazzi autistici che frequentavano il centro Campaniello di Genzano. Come tutti i grandi era una persona di poche parole e tanti fatti. Ci mancherà”

 

 

 

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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