Pensare Ribelle

#TeppAutistici con didascalia

5dbea287-d6a4-4224-860a-0b83620ab4b0Tommy e l’ amico Bobone sono andati a sciare a Madonna di Campiglio. Tommy è una pippa. Da piccolo sciava, poi ha passato qualche anno di panico della discesa, ora però sta riprendendo coraggio perché ha trovato nel grande Lorenzo un maestro eccezionale.

Bobone invece è una scheggia. Ha sempre sciato e per lui non è un problema, scende in pista assieme ai “grandi” e sulla neve  veramente è confondibile con ogni altro qualsiasi sciatore.

Entrambi i #TeppAutistici sciatori però per motivi assicurativi sono obbligati a indossare una pettorina arancione con scritto grande “DISABILE”, anzi su Tommy per fare l’ internazionale qualcuno ha scritto “disabled”, forse se ne è occupato il fratello Filippo che studia all’Università Americana.

Nessuno di noi si fa grandi problemi per questo, la prendiamo a ridere e ci sembra persino divertente osservare le facce degli altri sciatori quando gli si parano davanti questi giganti dalla bellezza sfavillante con un cartello addosso che indica una loro condizione di cui non vedono però lo stigma. In ogni caso se ne stanno alla larga e questo alla fine è un bene…Per loro, ma soprattutto per chi, se non ci fosse quella pettorina, potrebbe impattare su 90 chili di muscoli d’ acciaio e ossa indistruttibili. (va bene certo, anche un po’ di sano lardo!) (anche se a Campiglio cadono droni sulle piste, altro che autistici…)

Quello che mi domando è come mai non abbiamo pensato a un simbolo  che riassuma la condizione dei nostri ragazzi in maniera un po’ meno brutale.

CW_G-_CWkAAuZzFNoi abbiamo la pelle dura e ce ne sbattiamo le palle delle etichette, difronte alla meraviglia che i nostri ragazzoni possano fare sport, stare in compagnia e vivere felici…Ma saremo sempre costretti a mettere loro un cartello addosso con scritto disabile? Dovremmo farlo perchè non possa accadere che come il nostro amico Giacomo qualcuno non debba cacciarci dai bar o come tanti altri di noi la gente continui a pensare che l’ autismo sia qualcosa d’indescrivibile se non con la drastica definizione che ci mancano delle abilità, indispensabile però per permetterci di esercitare la nostra abilità…

Quale potrebbe essere un simbolo per indicare l’ autistico qualora questo sia indispensabile?

Inutile suggerire le manine colorate, la lampadine blu o il pezzetto del puzzle, non sono simboli comunemente riconoscibili, li conosce solo chi è del giro e quindi inutile esibirli. Faccio una proposta…Se proprio dobbiamo scriverci addosso quello che siamo per vederci riconosciuto in diritto a una vita dignitosa, da parte mia vorrei che la didascalia da portare addosso fosse quella del glorioso TeppAutismo miltante che metto qui sotto.

logoteppa


Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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