Una madre è stata cacciata a urla assieme al suo bambino autistico da uno stabilimento balneare ad Alghero. Anche Tommy e l’ amico Bobone in quei giorni erano proprio al mare dalle parti di Alghero, sinceramente nessuno ha mai avuto coraggio di dire qualcosa, mi piacerebbe illudermi che i due #teppautistici riescano a incutere rispetto.
Il ragazzino cacciato invece era piccolo e giocava con una piscinetta gonfiabile, probabilmente la sua euforia non era stata considerata tollerabile dalle altre brave famigliole stravaccate in spiaggia. L’ autistico esiliato aveva otto anni e con lui c’era anche la sorellina di undici. Il bambino era accompagnato dalla sua educatrice, quindi non certo abbandonato alle sue intemperanze. A quanto leggo sull’Unione Sarda il bagnino ha sfrattato la famiglia con soggetto speciale soprattutto per le proteste di un anziano bagnante, che si sarebbe sentito infastidito dalle urla del bambino, che immagino abbiano turbato il consueto silenzio cristallino proprio di uno stabilimento popolare in alta stagione e in ore di punta.
Se da quella spiaggia avessero allontanato qualcuno per qualsiasi altra bieca discriminazione si sarebbe rivoltato il paese. E’ un autistico a dover subire l’ umiliazione di sentirsi emarginato nel silenzio generale, solo perché la sua presenza è giudicata intollerabile. La neurodiversità inquieta chiunque e proprio perché, a vari livelli, sfiora qualunque famiglia, così in genere si preferisce esorcizzarne il solo pensiero.
Così a prendercene il peso e a sentirsi feriti dentro siamo ancora una volta solo noi autistici. Dovremmo essere invisibili per non dare corpo ai fantasmi di follia che aleggiano tra i congiunti di ogni rispettabile persona. Immagino che qualcuno leggendomi qui penserà che faccia del vittimismo, o peggio del buonismo come paradossalmente sento sempre più spesso dire di me. E il paradosso è proprio che nei primi 55 anni della mia vita mi è sempre stato dato del cinico e spietato.
E’ evidente che mi sono per sfortunate circostanze autobiografiche andato a immischiare nella più reietta delle categorie umane, quella che non ha nemmeno la tragica gloria del clamoroso e dichiarato disprezzo discriminatorio. Per gli autistici è diverso, nessuno ci dirà mai “sporco autistico” ma ci verrà fatto comunque capire che la nostra presenza provoca imbarazzo. E’ sottile e tagliente come la lama di un rasoio quell’unanime convincimento che noi autistici altro non siamo che la versione politicamente corretta del classico matto da manicomio, quello che nessuno sa cosa pensi, che si comporta in maniera strana, che spesso dice cose insensate, cammina in maniera strana, potrebbe in casi estremi anche urlare e persino essere aggressivo verso se stesso o chi stia lui vicino.
Ora sappiamo tutti anche troppo bene quanto le spiagge italiane siano invase nel periodo estivo da eserciti di bimbiminkia urlanti, che sollevano sabbia, che corrono, che scavano buche, che piangono e vogliono il gelato. Come da orribili famiglie con tavolinetti imbanditi di lasagne e cacioricotta, se vogliamo mettiamoci pure i maniaci dei racchettoni, del calcetto su battigia, delle moto d’ acqua, della musica a tutto volume, delle schitarrate all’imbrunire quando il silenzio sarebbe fantastico.
Tutte categorie balneari che per molti saranno sicuramente pesanti da tollerare, ma che nessuno però caccerebbe dalla spiaggia per il solo fatto “che loro sono fatti così”. Ho elencato comportamenti abbastanza consueti in soggetti neurotipici, ma che diventano sintomo di pericolo se solo accennati da qualcuno “dei nostri”. Nulla d’ altro, potrei solo aggiungere che in questi giorni sento e vedo personaggi noti giustamente impegnati in campagne contro l’ abbandono dei cani in periodo estivo. Sacrosanti appelli a garantire serene vacanze anche ai cari cuccioli, ancora di più mi starebbe bene sottoscrivere le tante richieste di poter fare accedere alle spiagge anche i teneri amici pelosi a quattro zampe.
Però mi piacerebbe tanto poter leggere da qualche parte anche un cartello con scritto “Portate pure qui i vostri figli autistici, per noi saranno sempre ragazzi come gli altri!”.
il suo bel post è intriso di rabbia aggressiva …non ci sono bambiniminkia, ci sono bambini meravigliosi che giocano finalmente liberi sulla sabbia. Anche i cuccioli, si, hanno diritto all’amore, ci si dimentica spesso di loro quando si va in vacanza. Ci sono bimbi disabili che vanno incoraggiati a rimanere con gli altri bimbi…le malattie sono state usate per dividere in classi intellettive .Ci sono bambini iperattivi che catalogati così diventano patologici fino al punto di inculcare la paura, in altri genitori, di loro verso i propri figli. Da disabile le dico che i miei genitori mi chiedevano se volevo giocare con qualcuno…dovendo decidere con chi stare non mi sono mai creata problemi verso chi mi stava vicino e, se era antipatico era antipatico e basta e veniva allontanato non perchè avesse qualcosa contro di me. Questo è il vero isolamento …ogni figlio cresce libero solo se sta con tutti
Per esperienza personale posso dire che le persone più anziane sono meno tolleranti, rabbiose ed inacidite. Forse alcune di queste non hanno figli oppure non sono nonni non so’…cmq anche quelli con nipotini a seguito nei confronti degli altri bimbi spesso si comportano in modo ignorante. Insomma non sempre l’esperienza insegna e vecchiezza vuol dire saggezza!!! Anzi… sono dei poveri ignoranti maleducati. FORZA TEPPAUTISTICI
cara Paola….non ci sono solo i bimbi meravigliosi, anzi , ci sono soprattutto bimbiminkia…o lei vive su urano??? e la rabbia del signore mi sembra più che giustificata, dovrebbe collegare il cervello prima di commentare
sig. Cristian sono disabile totale credo di avere il cervello ancora inserito, invece la sua risposta tra l’altro inopportuna perchè vuole mettere in evidenza una cosa che io non ho mai detto, ossia che la rabbia non sia giustificata e mette in evidenza che anche lei ne fa una questione di salute celebrale…comprendo il signore e vorrei che la sua rabbia, uguale alla mia diventasse (come in parte dimostra in questo blog) un punto di riferimento per bimbi e adulti , punti di riferimento per denunciare l’intolleranza, tutte le intolleranze e punti di riferimento per crescere insieme rispettosi delle diversità.
È vero, i nostri figli sono l’unica categoria di “deboli” che non fanno tenerezza ma PAURA. Solo i poeti come De André hanno saputo riferirsi a loro con saggezza:” TU PROVA AD AVERE UN MONDO NEL CUORE, E NON RIESCI AD ESPRIMERLO CON LE PAROLE…” Rende così bene la realtà di mia figlia che non sa parlare ma vorrebbe tanto comunicare ! Sono anch’io in vacanza in Sardegna.
In spiaggia si crea subito il vuoto intorno a noi perchè G. vocalizza a voce alta e sfarfalla con le braccia , insomma è visibilmente strana e potrebbe disturbare chi ha piacere di annoiarsi. Quindi è difficile che qualcuno mi rivolga la parola. Ma se mia figlia entra in acqua ( col salvagente, perchè non sa nuotare) devo precipitarmi vicino a lei perché potrebbe fare cose pericolosissime: spruzzare acqua addosso a qualche signora che è entrata in acqua , col costume, ma non ha voglia di essere bagnata ( in effetti non si è tolta gli occhiali da sole); o abbracciare qualche sconosciuto, o urtare mentre nuota in modo goffo qualche bagnante che chiacchiera … Insomma spesso ci si sente guardati proprio come gente che ha un bel coraggio a portare il proprio mostriciattolo in giro. Tutta la mia solidarietà alla mamma di Alghero. Io spero che i numeri riportati dalle riviste scientifiche ( 1 persona su 100 affetta da disturbo dello spettro autistico) prima o poi siano visibili,insomma tutti sanno chi è un Down, se riempiamo il mondo dovranno accettarci! O no?
La descrizione delle spiagge con lasagne, racchettoni, schitarrate all ‘imbrunire e tutto il resto mi ha fatto molto ridere, perche’ e’ proprio cosi’: si sopporta tutto cio’ che fa parte di un cliche’, ma le cose che non si conoscono abbastanza e’ meglio tenerle a distanza…:non si sa mai…qualcuno venga a disturbare la nostra quiete = io posso disturbare, tu NO.Riguardo ai cani, dalle mie parti, li portano al mare tranquillamente e li trattano pure meglio delle persone, ormai! e’ diventata una moda portare al guinzaglio il proprio cane e scambiarsi le confidenze fra padroni,fatta eccezione per qualche abbandono estivo da parte di qualche infedele.
Tutto vero, purtroppo. Anch’io condivido con Viola un allegro “sfarfallone”, che adesso cerca pure di dare qualche strizzatina alle belle ragazze, si possono immaginare le reazioni. Io non ho rimedi, però uso una tattica che spesso funziona contro chi vorrebbe mio figlio chiuso in gabbia….mi scuso e poi cerco di far cogliere il lato comico della situazione, sperando nell’intelligenza o almeno sensibilità di chi ho di fronte. Se l’ironia non è gradita vado per la mia strada. Non permettiamo però di farci cacciare! A costo di chiamare noi per primi i carabinieri se subiamo delle discriminazioni! Noi per primi non dobbiamo vergognarci!
Ciao …da noi ogni mercoledì usciamo per un breve giro in barca con i ragazzi autistici …grazie a una coop locale Luna Blu , aperto a tutti e soprattutto a loro , il nostro lido è accessibile a tutti .