Oggi dei genitori di un bambino autistico mi hanno scritto via Facebook, volevano un mio giudizio sulla nuova e rivoluzionaria terapia, a cui si apprestavano di sottoporre speranzosi il loro bambino. Mi hanno mandato un link e ho capito. Non conoscevo la cosa, ma mi è bastato leggere di un certo dottore che avrebbe scoperto riguardo all’autismo che “Il 70% delle cause sono i vaccini, 25% sono medicine e somministrazione di altre sostanze tossiche, per il 5% le cause sono malattie.”
Lui naturalmente può risolvere tutto con l’isoterapia che produrrebbe la completa guarigione dei bambini autistici. Il bello è che c’è una mappa di medici che in Italia questo pensano e in tale ciarlatanesca direzione operano…Mi domando perché dei genitori chiedano a me che ne pensi, non hanno intercettato un medico informato che dica loro di non perdere tempo e soldi in queste inutili illusioni di pronta guarigione? Non esiste un riferimento istituzionale nel nostro paese che aiuti le famiglie a orientarsi verso i trattamenti che non abbiano un’ evidenza scientifica?
Il giorno precedente ero stato invitato a un dibattito attorno a un bel film dove un padre racconta la sua esperienza con il figlio autistico adulto. Io ho parlato di Tommy, della mia vita, delle famiglie che ho conosciuto con problemi analoghi. Il luminare della psicoanalisi che rappresentava il punto di vista scientifico ascoltava con interesse e poi ha parlato: “Straordinario, in tanti anni di esperienza nella cura di bambini autistici non mi ero mai trovato di fronte a casi come questi. E’ la prima volta che apprendo di quei soggetti che noi chiamiamo “post autistici” che ancora sono in un contesto familiare.”
In sintesi per lui l’ autismo era relegato all’età infantile, quello che accadeva poi non gli riguardava, probabilmente immaginava che dopo l’ adolescenza quei bambini autistici, in quanto post-autistici, venissero internati da qualche parte fino allo smaltimento sociale. La conferenza che è seguita, in cui il luminare parlava dell’autistico come “individuo alla disperata ricerca di un corpo da abitare” mi aveva definitivamente fatto capire quanto avessi sprecato una preziosa serata di libera uscita. Pensavo all’autistico che cerca corpi in cui entrare e mi veniva in mente, chissà perché, il demone babilonese Pazuzu, il vero protagonista della saga dei film de “l’Esorcista”.
Mi sembra di essere sempre al punto di partenza, mi sono arrabattato per due anni alla ricerca di un filo di saggezza a cui attaccarmi, ma per quanto abbia trovato interlocutori istituzionali attenti e all’apparenza ottimamente intenzionati, alla fine mi sembra sempre ineluttabile che ogni battaglia per una cultura onesta sull’autismo sia una lotta contro i mulini a vento.
Amici appassionati mi hanno invitato a fare presenza a una conferenza stampa sulle “Nuove prospettive per l’ autismo” indetta alla Camera dei Deputati e che, dalle premesse, mi pare l’ esatta antitesi a ogni nuova prospettiva. Infatti nel comunicato stampa leggo che la proposta è: “Una trilogia di interventi – psicoeducativo, psicoterapeutico e abilitativo-riabilitativo estensivo – che fa giustizia rispetto all’approccio contenuto nelle Linee guida, comunque confermate. Un passo in avanti- afferma il deputato centrista – per puntualizzare che sono necessari, ma non sufficienti, gli interventi di tipo abilitativo-riabilitativo”.
In parole povere l’ ennesimo salto mortale per delegittimare la Linea Guida n.21 dell’Istituto Superiore di Sanità, che in realtà è il solo punto fermo scientificamente condiviso mai emesso nel nostro Paese, e da cui un medico che si occupa di autismo dovrebbe iniziare a lavorare. Però si sa è impossibile mettere in discussione chi ancora pensa agli autistici come un esito di disarmonie familiari, di mamme incapaci, magari forse pure di fede in Dio.
Intanto tutti sono indaffarati a preparare la grande festa del 2 aprile, che spero non sia solo l’ ignobile kermesse di chiacchieroni, tra cui anche veri furfanti, che ancora girano a piede libero nel nostro paese e che ancora propongono psicoterapie, diete, disintossicazioni da vaccini, facilitatori di comunicazione e persino viaggi della speranza per iniezioni di staminali.
Per me il 2 aprile sarà il pomeriggio al Museo delle arti MAXXI dove i nostri figli entreranno come “opere d’ arte” e spero anche il giorno della discesa in campo dell‘AIRA, la prima vera associazione trasversale a ogni centro di potere e costituita da ricercatori e medici, accreditatati a parlare di autismo perché il loro lavoro è internazionalmente conosciuto e valutato. Mi aspetto molto da loro e presto qui ne parlerò.
Grazie Gianluca….
Roberto Seifert
Come si dice dalle mie parti: Tin Bota (tieni botta)!!!
E TU CHI SEI PER DIRE CHE CERTI MEDICI SONO FURFANTI? HAI LA PALLA DI VETRO? SEI UN PADRE E UN GIORNALISTA, PUNTO!
Infatti sono un giornalista, per questo so che per classificare i millantatori non serve la palla di vetro, ma basta confrontare le loro “scoperte” con ciò che ha una comprovata evidenza scientifica.
Caro Gianluca proprio oggi ho sistemato otto anni di carte e appunti che testimoniano il mio impegno di presidente di un’associazione di genitori che si batte per i diritti dei propri figli con autismi in una regione italiana e pure a statuto speciale!!!!
Nel frattempo si sono avvicendati numerosi governi regionali di destra e di sinistra, ma la situazione è sempre allo stesso punto: nulla è stato fatto a livello normativo, nulla è cambiato nei servizi del territorio se non il servizio che abbiamo avviato noi mamme dell’autismo !!!!
Un ritaglio sgualcito di un articolo di un nostro giornale locale del 2006 potrebbe essere copiato e incollato sulla pagina di domani dello stesso quotidiano e avrebbe la stessa attuale rilevanza.
Ho messo da parte otto anni di discorsi intorno al due aprile, se non fosse perché odio ripetermi, potrei riprendere ognuno di quei discorsi e riformularli senza problemi fra qualche giorno.
Che dire?
Sto incominciando a credere seriamente che sia la nostra società tutta ad essere malata di autismo …. e che i nostri figli stiano lì a farci capire quanto siamo stupidi e inetti, tutti chiacchiere e distintivo ……
Noi mamme, comunque, non molliamo!!!!!
Cerchiamo con coerenza e semplicità di dare risposte concrete alle esigenze quotidiane dei nostri figli.
In fondo, in fondo il nostro frigorifero è l’unico che continua a funzionare in questa casa di matti!!!!
Io credo che non esista la bacchetta magica ma non voglio neppure escluderla, in tanti anni trascorsi alla sua ricerca ho conosciuto tante proposte e ho visto anche alcuni miracoli….quindi se questa può aiutare anche solo uno dei nostri ragazzi….benvenga ….mai dire mai…e mai dire sempre…
ma basta confrontare le loro “scoperte”…..CONFRONTARE? Ma il confronto con te in primis è impossibile, figuriamoci con chi dovrebbe farlo istituzionalmente, conosco un bambino che ha perso la diagnosi grazie ad uno di questi “furfanti” e mio figlio, non sto qui a dirti, che oggi parla grazie ad un altro “furfante”….mah! p.s tu continua a pensare a insettopia e lascia stare il confronto come termine del tuo vocabolario, visto il non utilizzo….
Giuly puntualmente devo registrare qui le tue proteste…Mi spieghi in cosa dovrei risponderti? Mi pare di avere capito che qualcuno ha sbagliato una diagnosi su tuo figlio. Mi dispiace…Ma io cosa dovrei fare che già non faccio? Se hai avuto danni denuncia il medico o i medici. Non accetto che mi si dica che il confronto con me è impossibile, mi confronto più che posso, ma non sta scritto da nessuna parte che io debba dire la mia su qualunque cosa.
Quello che mi sconvolge sempre anche negli stessi genitori di autistici è presumere che la loro esperienza valga per tutti e descrivono ognuno il loro autismo come fosse uguale per tutti. Idem i medici. 80 volte su 100 io non riconosco mio nipote con cui convivo da 11 anni! Lui ride, scherza, fa’ gli scherzi, tenta di cantare, abbraccia, bacia, fa un mucchio di lavoretti, gli piace andare al cinema e a teatro, è poco verbale, anzi lui parla tanto , ma storpiato e capisce tutto, anche concetti difficili. Mi viene il nervoso vedendo che non c’è. nulla di mirato per lui. Come per altri. Andiamo insieme in pizzeria, ristorante, treno, bus, auto, sagre … Adora le facile che ascolta con il suo lettore CD e le sa memoria. Quando si decider
anno a lavorare sul serio? Ogni autistico è un autismo a s’è: quando lo capiranno?
Non capisco come mai non intervenga l’Ordine dei Medici.
O la legge, visto che la ciarlataneria è un reato penale. Riporto la definizione di ciarlatano: “sotto la denominazione di “mestiere di ciarlatano” si comprende ogni attività diretta a speculare sull’altrui credulità, o a sfruttare od alimentare l’altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti, coloro che esercitano giochi di sortilegio, incantesimi, esorcismi, o millantano o affettano in pubblico grande valentia nella propria arte o professione, o magnificano ricette o specifici, cui attribuiscono virtù straordinarie o miracolose.”
si ok, facciamo intervenire l’ordine dei medici, di quale provincia? così mi organizzo…mio figlio prima non parlava e la diagnosi del npi lo prova, oggi parla! altro bimbo di altra mamma oggi senza diagnosi, IO MI ASSUMO OGNI RESPONSABILITA’ di quanto scrivo e dico!
aggiungo e l’ho fatto presente più volte in questo spazio, mio figlio diagnosticato “autistico” dopo 4 anni di ricerche e analisi ho scoperto essere affetto da Lyme ovvero NEUROBORRELIOSI (trattabile). E con ciò ho chiuso.
Ho preso nota che l’autistico è un “individuo alla disperata ricerca di un corpo da abitare”, perché questa mi mancava nella mia lunga lista di stronzate che ho dovuto sentire e sopportare in tutti questi anni. Hai ragione caro Nicoletti: sembra di essere o di tornare sempre al punto di partenza! Mia figlia Alma ha 27 anni e da anni ormai sono impegnata nell’assozionismo, nei tavoli dei piani di zona, anni fa col bando autismo della Regione Lombardia ero contemporaneamente in due ASL: Monza/Brianza e Milano, impegnata a far valere progetti concreti e rispondenti al reale bisogno delle persone con autismo e alla devastante e logorante solitudine delle famiglie in questo deserto che ci circonda! I genitori si aggrappano a speranze perché l’intervento istituzionale, ovvero quello socio-sanitario pubblico, non esiste o è frammentato, limitato, parziale, inefficace… È così facile cadere nella rete di venditori di fumo. Alcune persone con autismo rispondono bene a qualsiasi intervento perché, secondo me, hanno una loro disposizione a migliorare… Altre, ahimé, come mia figlia, sono casi disperati dove sembra che tutto sia difficile da praticare… È il sono sempre più sconvolta…
“Non accetto che mi si dica che il confronto con me è impossibile, mi confronto più che posso, ma non sta scritto da nessuna parte che io debba dire la mia su qualunque cosa”
il mio caso dovrebbe insegnare, chissà quanti bambini hanno subìto la stessa “disgrazia” di mio figlio…e ne conosco, credimi, quello che osservo che è a dir poco sconcertante è la presa di posizione che si assume sul tema “autismo”…bisogna indagare i problemi di salute
di questi bambini, adolescenti, ragazzi prima ancora di pensare al DOPODINOI!
E ritorniamo al punto di partenza…Per l’ ultima volta ti rispondo, poi entri nella categoria dei troll, penso che le valutazioni di tipo clinico e scientifico spettino ha chi ha i titoli per farle. I genitori possono sforzarsi a scegliere le persone che abbiano oggettivi riconoscimenti qualificanti a fare diagnosi, è la parte più difficile siamo d’ accordo. Non esclude che ci possano essere diagnosi sbagliate. Detto questo chi abbia, come me, figli che si avvicinano alla maggiore età è chiaro che abbia come obbiettivo primario il dopo di noi. Non capisco cosa tu altrimenti intenda per “indagare”. Però chiudiamola io non ho proprio altro da aggiungere e diventa un circolo chiuso.
Se sottoponiamo scienza e tecnica a criteri di “verità” le rendiamo ideologica e religiosa alla stessa stregua di qualsiasi altra ideologia o religione che qui si vorrebbe disconoscere. Lo statuto della scienza è la “non incontrovertibilità”… La scienza non sa ancora “nulla” o “quasi” sull’autismo…Le diagnosi sbagliate (come lei le chiama) sono segno di come fuorviante e primitivo risulti catalogare come “autismo” (e cioè attraverso sintomi comportamentali) manifestazioni biochimiche di diversa natura. In questo contesto di “ignoranza” ognuno può essere furfante ed eroe. io non credo, però, che la strada, allo stato dell’arte, sia quella della caccia alle streghe di medievale memoria col rischio di coinvolgere qualche Galileo o Giordano Bruno. Io credo, che nella situazione attuale, si debba riconoscere il diritto ai genitori di “provare”. I bambini e i loro genitori non possono aspettare che la scienza ufficiale capisca e riconosca i trattamenti efficaci (ma sarà mai efficace una dieta agli occhi di uno psicoterapeuta? Sarà mai efficace una dieta a chi ha necessità di somministrare “nutella” o altro cibo spazzatura a gogò e senza limiti per condizionare un comportamento?). Non abbiamo altra scelta, allo stato dell’arte, che la ricerca dal basso e il procedere per tentativi delle famiglie. Perciò, sosteniamole e finiamola di usare la nostra personale esperienza e “non competenza presuntuosa e rassegnata” come arma ostracistica contro il “non sapere umile ma operativo” altrui.
Caro Nicoletti, lasci perdere, adesso si occupi di suo figlio e non vada più a convegni dove sono presenti degli psicanalisti, che sono un’offesa per tutti noi. Questi convegni vanno boicottati. E’ una causa persa, mi creda, E sappia che anche le Asl sono ancora piene di questi “specialisti” cialtroni (per giustificare la regressione linguistico-cognitivo-comportamentale di mio figlio a due anni e mezzo, a me dissero che ero un padre dominato da una moglie madre-coccodrillo). Io ho provato anni fa a darmi da fare, a non pensare solo al mio orticello, avevo anche proposto ad altri genitori di unirci in un esposto alla procura della repubblica contro i ciarlatani che si arricchivano sulle nostre disgrazie e sulla nostra fragilità emotiva, ma mi è stato risposto che i problemi erano altri e che i genitori di handicappati non hanno tempo e forza per queste cose. Poi mi sono allontanato da qualunque associazionismo, non mi sento rappresentato da nessuno. Io non vendo fiori di carta e bomboniere per fare sù qualche euro, non chiedo l elemosina, vorrei dallo stato trattamenti adeguati riconosciuti dalla scienza e diritti per mio figlio cittadino e disabile a vita. Vede che le linee guida dell’ISS sembravano una rivoluzione e invece adesso torniamo indietro. Non c’è’ speranza, Ci sarà sempre qualche manipolo di genitori che dirà che qualche diavoleria ha fatto perdere la diagnosi a qualche conoscente. Ma dove sono questi miracolati? Si facciano vedere e sentire! Tra l’altro, vorrei ricordare che non sarebbe comunque niente di sconvolgente in quanto bimbi piccoli, lievi o border line, potrebbero evolvere in situazioni meno gravi o addirittura risolvere i propri problemi, indipendentemente dalle terapie miracolose. L’autismo si diagnostica sull’osservazione dei comportamenti e non su markers biologici. Ciò che fa la differenza (un’enorme differenza!) è la presenza o meno di ritardo mentale.
Caro Gianluca, non riesco a trovare il minimo punto di disaccordo con quanto esprimi,puntualmente e lucidamente. e leggendo i commenti ai tuoi scritti,capisco come davvero ci siano da spostare montagne di imbecillità, di presunzione e di ..magie. Spero di reincontrarti presto (dopo il primo incontro a Torino al Salone del libro di due anni addietro). Buona vita, Nino Coglitore
come volevasi dimostrare: o sei un troll o ti inchini dinanzi a me! Ecco il confronto al quale mi riferivo
p.s. è inutile parlare di markers biologici quando non si è mai fatto nessun esame o analisi in tal senso. Buona vita a tutti!
Nicoletti ha ragione per quanto riguarda i furfanti in giro ce ne sono tanti….come un medico che visita tuo figlio e ti dice che è autistico…..e già lo sapevi e prende 300 eurini. Poi ti dice che sono solo le sue terapie riabilitative ad essere valide….ed a 80 euro le fa fare a sue adepte….chissà se sono professionisti della riabilitazione ed altro… questi PERSONAGGI cosa sono? e stiamo parlando di persone di MEDICI per così dire convenzionali che non usano nulla se non terapie convenzionali…..se non è questa furfanteria…
Nicoletti ha ragione quando parla di raggiri di ” avvoltoi dell’autismo” come li chiamo io…ma bisognerebbe allargare il tiro rispetto alla stessa medicina tradizionale…che diciamolo francamente ci dice che non c’è cura per l’autismo…
Neuropsichiatri infantili che propinano costosissimi psicofarmaci pagati dal SSN perchè il bambino o l’adulto autistico è ingestibile…
L’errore più grande è di considerare l’autismo guardando il proprio figlio gestibile calmo con condotte sociali accettabili ma vi assicuro che questa è una pivccola parte degli autistici…mentre per altri esiste il vuoto, autolesionismo aggressività condotte sociali non accettabili….esiste la DISPERAZIONE DEI GENITORI.
ultimo appello….L’AUTISMO NON è UN CASO MA è UNA STRAGE ANNUNCIATA CHE NESSUNO VUOLE VEDERE
DATI UFFICIALI
cdc usa
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=911038495576216&set=a.910912665588799.1073741895.100000102213711&type=3&theater
DISCORSO PRESIDENTE OBAMA 2009
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=911070152239717&set=a.910912665588799.1073741895.100000102213711&type=3&theater
PREVISIONE DELLA DR.SSA SENEFF DEL MIT ( Massachusetts Institute of Technology )
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=994350557245009&set=a.910912665588799.1073741895.100000102213711&type=3&theater
VOGLIAMO STERMINARE ANCORA ALTRE GENERAZIONI PRIMA DI ACCORGERSI CHE CI SONO CAUSE COMUNI ALL’INTERO PIANETA CHE GENERANO QUESTO DRAMMA?
Buon giorno dott. Nicoletti, in riferimento alle ultime linee guida sull’autismo che ritengono l’autismo una patologia multisistemica dalle cause ancora sconosciute dico che è impossibile trovare una cura uguale per tutti fintanto che questa patologia continuerà ad essere analizzata per i suoi sintomi e non per le sue cause. Faccio un esempio semplice per far capire questo concetto: se ho la tosse (sintomo) non è che il mio medico si fermerà allo stesso prescrivendomi al massimo uno sciroppo ma cercherà di capire se ho una polmonite o una faringite… anche un tumore ai polmoni o una tubercolosi polmonare mi possono far venire la tosse! Pertanto la cura sarà diversa a seconda del caso. Ora sull’autismo succede proprio questo, a mio avviso e in base alla mia esperienza diretta: tutti i bambini con sintomi simili (non a caso ora si parla di Spettro Autistico) vengono messi in un gran calderone. Alcuni autismi sono di natura genetica, altri sono causati da carenze di enzimi, altri sono causati da sostanze tossiche, altri da virosi, altri da batteri (come il caso di Giuly), altri da un “difetto” intestinale che provoca un aumento della permeabilità intestinale… Nel caso di mio figlio, “normale fino a 12 mesi” (anzi, avanti rispetto a tanti suoi coetanei perché era già ingrado di dire 10 paroline e camminare), ha inziato in quel periodo ad avere una brutta diarrea per la quale abbiamo fatto il “giro” dei pediatri e dei gastroenterologi della nostra zona. La risposta era “Sidrome del colon irritabile”. A 3 anni abbiamo avuto la diagnosi neuropsichiatrica. Questa situazione è rimasta immutata per anni (4 anni e mezzo) fino a che ci siamo rivolti ad un medico (uno di quelli che probabilmente Lei definisce “ciarlatano”!) che ha capito questo suo problema, ci ha dato una cura mirata e … prima è scomparsa la diarrea e poi si sono affievoliti i sintomi fino ad “Uscire dallo Spettro Autistico!”. A questo punto Lei mi dirà che mio figlio per 7 anni ha ricevuto delle diagnosi sbagliate, peccato che le abbia fatte il miglior centro specializzato della mia regione! Difatti sono daccordo con Lei perché mio figlio ha avuto “un’encefalopatia immuno-mediata” che nessun altro medco era riuscito a capire fino ad allora. Se qualche medico ha il coraggio di uscire dallo schema dato dalle linee guida ben venga perché altrimenti non ci sarebbero bambini come mio figlio che raggiungono risultati straordinari!!!
Infatti finita la scuola dell’obbligo gli autistici scompaiono…
http://www.amaarti.org/?page_id=351
Credo di capire la frustrazione e lo sdegno che possa provare chi, profondamente esperto, suo malgrado, per reale immersione in una data situazione, oda gli “Esperti” dissertare di teorie. Così chi muore di fame perchè non ha reale possibilità di procurarsi il cibo; così la donna che ha subito violenza; così il diverso rifiutato. Nessuno mai dovrebbe arrogarsi il diritto di dire una parola su ciò che non ha vissuto. Il desiderio di capire ed aiutare, ove anche sia genuino, non può prescindere dal semplice e reale amore di voler penetrare la realtà a cui si affaccia, con il passo ed il cuore della modestia.
Siamo tutti ignoranti delle realtà a noi prossime. Mi permetta una domanda: prima della nascita di suo figlio, cosa conosceva lei dell’autismo? forse che non avrebbe formato le sue convinzioni sulle parole illuminate, apparentemente credibili per gli ignoranti, proferite in qualche autorevole simposio….. o no? Non è critica, ma riflessione.
Stefano Gargani
Giuly, mio figlio ha fatto diversi esami in diversi Ospedali: eeg e polisonnografia notturna, esami genetici e neuro-metabolici, risonanza magnetica. Ho anche inviato sangue e urine di mio figlio a misteriosi laboratori anche stranieri che non so nemmeno se esistano e che magari hanno pagato una provvigione ai loro committenti italiani. Diverse patologie danno come sintomatologia un quadro autistico: X fragile, Landau-Kleffner, sindrome di West, sindrome di Angelman, sclerosi tuberosa. Mi sembra di capire che questo sia il caso di suo figlio e mi fa piacere che sia trattabile. Ma per la maggior parte dei casi, si parla di un autismo primario con causa sconosciuta,probabilmente multifattoriale. Ho speso molti soldi nelle terapie alternative che hanno provocato stress e sofferenze a mio figlio e a tutta la famiglia, ero molto vulnerabile all’epoca, come tutti i genitori di bimbi piccoli, e c’è chi ne ha approfittato. Adesso non mi fregano più.
anche se la razionalità è difficile specie per i genitori dei bambini autistici ( bisogna qualche volta perfino lasciarli sbagliare perché l’esperienza negativa è quella che maggiormente induce a riflettere) le cose scritte da Nicoletti sono pienamente condivisibili…..e , come famiglie e associazioni, dovremmo sentirci in dovere di sostenere le buone pratiche, la ricerca seria e la buona scienza
Mio figlio a 12 mesi ha cominciato a soffrire di diarrea. A 18 mesi camminava sulle punte, dormiva poco, era iperattivo e diceva ancora solo 10 paroline come ad 1 anno. Nonostante io mi fossi insospettita il mio pediatra mi schernì dicendomi di non fare i paragoni con le altre mie due figlie femmine. A 3 anni arrivò la prima diagnosi neuropsichiatrica. Solo dopo molti mesi capii che si trattava di spettro autistico. Io e mio marito facemmo presente al neuropsichiatra che i disturbi erano comparsi dopo la diarrea ma lui ci disse che le due cose non erano in correlazione e che i problemi di nostro figlio erano di natura genetica. Tornammo a casa distrutti perché ci avevano detto che nostro figlio non sarebbe mai guarito! Alcuni anni dopo scoprimmo su internet un sito che parlava di correlazione tra disturbi gastrointestinali ed autismo. Decidemmo di portare nostro figlio da questo dottore nonostante il parere negativo della pediatra e del neuropsichiatra. Da quella visita la vita di nostro figlio è ripartita: nessuno di noi si aspettava un simile cambiamento, io mi sarei accontentata di non vederlo più soffrire per la diarrea…
Da allora ho iniziato una campagna di sensibilizzazione della classe medica, soprattutto dei neuropsichiatri italiani che ignorano questa correlazione nonostante la mole importante di studi che riguarda questo campo.
Recentemente c’è stato un convegno ECM nella mia regione intitolato “Intestino e autismo” organizzato dall’Ordine dei Medici di Teramo. I relatori erano un noto neuropsichiatra (Dott. Cerbo Renato) e un noto gastroenterologo ricercatore (Dott. Balzola Federico). A causa dei problemi di mio figlio, in questi anni, ho conosciuto molti neuropsichiatri e li ho invitati tutti. A parte il relatore al convegno c’era solo un’altro neuropsichiatra (che tra l’altro fa parte dello staff del relatore) e nessun altro… Questo è l’interesse scientifico della classe medica che dovrebbe curare i nostri figli!!!
Se non ci pensiamo noi genitori a darci una mossa nessun’altro lo farà!
Se qualcuno vuole contattarmi personalmente può farlo al mio indirizzo di posta elettronica: katiatacco@alice.it
http://www.iss.it/auti/?lang=1&id=419&tipo=33
Gent. Nicoletti, sono un pediatra e psicoterapeuta (di formazione psicoanalitica).
Devo dire che è la prima volta che leggo la definizione di postautistico (le assicuro che ho partecipato a tanti congressi ed ho letto tanto sull’argomento) e tanto meno mi è capitato di sentire definire il soggetto autistico “individuo alla disperata ricerca di un corpo da abitare” mi chiedo chi sia questo luminare della psicoanalisi. Conosco la linea guida 21 è la ritengo una straordinaria revisione sulla patologia, cionondimeno essa pone più problemi che risposte. Oggi risposte univoche non ce ne sono. L’unica risposta che a me viene in mente è una programmazione a lungo termine.
Nel lavoro quotidiano di pediatra combatto quotidianamente con i limiti e le inefficienze (almeno nella mia regione ) del SSN in particolare nell’ambito della neuropsichiatria infantile non solo per ciò che riguarda la problematica legata allo spettro autistico, ma anche per i DSA, l’ADHD etc. E’ un problema di competenze e di strutture. Si tratta (mi scusi per il mio pessimismo) di riorganizzare tutto il sistema. Oggi se io individuo un disturbo dello sviluppo indirizzo il mio piccolo paziente al neuropsichiatra infantile (qualcuno a cui faccio capo è estensore della linea guida ) che prescriverà logopedia e psicomotricità (sic!) e la cosa finisce li. I centri di riabilitazione sono nella quasi totalità centri privati convenzionati che ormai hanno liste di attesa incredibilmente lunghe. Come viene seguito quel bambino? In genere sono i genitori a farsi carico di tutto, a creare collegamenti, a fare da trait d’union tra scuola e specialisti. Se se lo possono permettere faranno fare al figlio corsi specializzati più svariati ( una mamma ha smesso di lavorare per accompagnare la figlia in giro per la Campania tra corsi di nuoto, ippoterapia, legoterapia ed altro ancora). Nel caso in cui non si possono permettere spese ulteriori, si accontenteranno di ciò che è stato loro prescritto sperando che la terapia
venga reiterata il più a lungo possibile e che l’insegnate di sostegno abbia un minimo di competenze.
L’autismo mette in crisi il sistema perchè richiede un intervento multidisciplinare a lungo termine che coinvolge vari specialisti, i genitori, la scuola, presuppone una complessa organizzazione che oggi il nostro scalcagnato SSN non può o non vuole permettersi.
Dott. Gabriele Grisolia, Napoli
Mi permetto d’intervenire alla discussione soltanto per esortare tutti ad una riflessione. Purtroppo abbiamo avuto da Dio il grande dono del libero arbitrio, tuttavia ci manca quello della verità che solo a lui è dato esercitare. Con questo non voglio aggiungere ne togliere nulla alle esperienze più o meno drammatiche di coloro che hanno approdato a questo articolo, ma considerando che è sempre la solita vecchia storia in cui ognuno difende la propria posizione, volevo lasciare anche la mia. Credo che stiamo assistendo all’annientamento e alienazione del genere umano, e non soltanto per le sempre più crescenti malattie o catastrofi che ci circondano, ma soprattutto per la decadenza deontologica umana. Fino a 20 anni fa, in prima elementare 18 bambini su 20 non sapevano ne leggere ne scrivere appena iscritti, il 15 % ripeteva la prima, o veniva comunque bocciato almeno una volta nel ciclo delle elementari, oggi ogni bambino che arriva alle scuole primarie deve sapere leggere, scrivere, contare, distinguere forme, colori e misure di grandezza, avere un lessico del tutto strutturato e conoscere alcune locuzioni inglesi….i nuovi criteri che vengono inclusi nelle tappe di sviluppo se paragonate a 20 anni fa, ci restituiscono più che dei bambini dei cyborg….perchè oggi la società ci chiede questo. Fa sorridere qualche film di Fantozzi…i cosìdetti “Inferiori”, erano indispensabili…perchè senza inferiori non ci possono essere “Superiori”, quindi, senza patologie non ci sono medici, terapisti, insegnanti di sostegno e strutture dedicate….e in maniera esponenziale iniziano a coniarsi nuove “PATOLOGIE” tutte afferenti lo stesso”DISTURBO”, e guarda caso nonostante tutti concordino sul fatto che non esiste una terapia unica che vada bene per tutti, alla fine ogni professionista propina a tutti i suoi pazienti la stessa minestra, magari servita in dosi diverse e minori, ma sempre la stessa.Mi chiedo, come si possa pensare che “tutti” abbiano problemi con glutine e caseina, dato che anche i NORMOTIPICI(che siamo la maggioranza)dovremmo in teoria avere almeno una qualche forma di disturbo associabile all’autismo cibandoci degli stessi….inoltre, anche quando una terapia si è dimostrata efficace per qualcuno, per altri è stata un fallimento in toto, quindi a parte gli “innamoramenti”personali per uno o più professionisti, o per una o più terapie, bisognerebbe guardare con speranza verso l’accoglienza, le possibilità e l’integrazione, non soltanto dei ragazzi autistici, ma di tutti i disabili, non considerandoli auto danneggiate o cellulari fuori moda…..il problema è di carattere sociale….non medico….poi ovviamente i problemi clinici associati devono essere valutati e risolti senza lasciarli intossicare più di quanto non lo siano già….credo che rispettare le opinioni di tutti sia la base “civile”da cui partire!!Tanti auguri a tutti!!
Giulia, l’importante è non lasciarli incancrenire nel loro male. Mio figlio 5 anni fa stava diventando molto aggressivo ed io ero preoccupata per il suo futuro che temevo fosse “sedato in un istituto”…
Ti capisco, infatti non a caso ho concluso con la considerazione che se c’è qualcosa da curare è meglio farlo….il problema è che si cerca di curare anche chi non è ammalato, facendo di un erba tutta un fascio e mettendosi alla stregua della medicina convenzionale che propina a tutti la stessa terapia….mi spiego….non si può affermare che tutti i disturbi dello spettro abbiano come causa i vaccini, così come non tutti hanno complicazioni gastrointestinali, quindi perchè in alcuni siti “consigliano”(uso qui un eufemismo)la dieta SGSC, quando ancora non si sono fatti dei test medici precisi??Ma con onestà, io ho sempre sofferto di intestino permeabile, ma non per questo ho sviluppato l’autismo…..poi un altra considerazione….ma l’esposizione a glutine e caseina in bambini diagnosticati a 2/3 anni ma che danni può aver fatto se paragonati ad anni delle nostre esposizioni(e non solo alimentari)???Per questo credo che in primis bisogna rispettare le scelte altrui, traendo da ogni testimonianza un esperienza di forza comune nell’affrontare le difficoltà, ognuno può imparare dall’altro…..non erigiamoci a paladini della Verità….ti auguro tutto il bene del mondo, a te, al tuo bambino e a tutti coloro che affrontano ogni giorno tante difficoltà…che l’aiuto di Dio possa mantenerci saldi nel nostro cammino!!!buona giornata!!Giulia
buongiorno , scusate ma qui piu che l’aiuto di Dio, ci vogliono medici e insegnanti preparti, educatori formati e specializzati alle varie tipologie di disturbi beurobiologici, na societa o meglio un sistema sensibile all’accoglienza dei disabili di qualsasi tipo.
basta con questo atteggiamento di attesa dell’aiuto celeste o peggio del miracolo, mi sono stufata, voglio una scuola che accolga mio figlio per come è!
grazie signor Nicoletti per quello che di concreto fa, questo è quello che conta!
Un altro autistico laureato con la comunicazione facilitata. Che le linee guida e l’Istituto Superiore di Sanità vadano pure a farsi benedire.
http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/andrea_paolucci_autistico_laurea_l_amp_39_aquila_ragazzo/notizie/812749.shtml
Tra un Asperger e un Autistico (sebbene siano messi entrambi nel calderone dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo) c’è una differenza abissale!
Io sono un adulto proveniente da una famiglia di handicappati, ora scomparsi, e sono nel pieno “dopo”. La parola “autismo” può essere essa stessa forma del rifiuto del quale molti sono colpiti. Credo che l’istituzione sia pericolosa DI PER SÉ, dato che al fondamento di qualsiasi regola stabilita ci sono vittime reali. Quelli che si dichiarano competenti lo fanno di solito per motivi inconfessabili, i piu banali dei quali sono di lucro, ma c’è di peggio. Avrei altre, troppe cose da scrivere. Vorrei partecipare (e magari trarre anche io un minimo di giovamento) alla definizione di strumenti che tengano presente che la stragrande maggioranza degli interlocutori incontrati tende senza esserne consapevole all’omicidio commesso in gruppo (ognuno fa un dannetto, tira un sassetto, fa male e nega di farlo). Io non dico nulla ma sono sicuro che prima o poi verrò ucciso e vivo nel terrore. Quello che non deve mai venire meno è la soddisfazione incondizionata delle esigenze di base (cibo, casa, oggetti quotidiani) perché è su quelle che fanno leva i neurotipici male intenzionati (tipo preti lubrichi o psicoqualcosa con progetti indichiarabili).
io e mia moglie siamo ormai 33 anni che cerchiamo di rendere il piu possibile serena e vivibile la vita nostra e di nostro figlio e con alti e bassi pensiamo di aver fatto del nostro meglio.io penso che a prescindere dalle linee guida legislazioni varie che finalmente fanno capolino la cosa che piu aiuterebbe i genitori con questi problemi sarebbe trovare il tempo di fare i genitori a tempo pieno e smettere di dover fare anche i terapeuti.e chiamare con il loro nome le attività che proponiamo ai nostri figli senza aggiungere la parolina magica “terapia”atta solamente a far lievitare i prezzi.
ho seguito Giorgio nell’apprendere che per andare in bici con le rotelle aveva 4 anni occorreva pigiare ho utilizzato il sistema premiante aba ora Giorgio ha 7 anni come posso fare in modo che possa andare da solo in bici senza rotelle come posso fargli capire la necessità di frenare visto che sembra che non abbia il senso del pericolo so che esistono tandem speciali ma l’andare insieme non risponde alle aspettative di chi gli è intorno tutti dicono che si può fare ma nessuno dice come così come nessuno dice come fermarlo una volta partito (la bici con le rotelle fa più attrito non raggiunge velocità superiori a a quella di un adulto che lo segue)sono uno zio che non sa a chi rivolgersi e come fare grazie fin d’ora della possibilità di poter esternare le mie difficoltà
Il presidente Mattarella in occasione del 2 aprile ha parlato di nuove leggi per l’autismo… Non facciamo calare l’attenzione sopratutto sul problema del “postautismo”
Caro Nicoletti non dimenticare che: “Mundus vult decipi” la gente vuole essere imbrogliata e allora…imbrogliamola come diceva, credo, Petronio Arbitro. Anche se ci fossero agenzie pubbliche atte alla corretta informazione, chi vuole essere imbrogliato non ci andrebbe nè le ascolterebbe.
ma perchè non ci lasciate in pace…..cosa ve ne frega se abbiamo scelto di farci imbrogliare?
Il problema della gente che si fa imbrogliare o che sceglie di farsi imbrogliare (per parafrasare Giuly) è anche collegato all’assenza e alla carenza d’interventi specifici e basati sulla regola della provata efficacia esistenti e attivi nei centri territoriali di appartenenza!