Insettopia esiste anche dove un autistico è circondato da persone competenti, così Cristina è stata tenace e ha vinto. Sono passate poche ore da quando abbiamo raccolto l’appello dell’operatrice per l’ integrazione scolastica che voleva a tutti i costi fare un corso di formazione sugli autistici, persino disposta a non pagare le bollette di casa per poterselo pagare. Lo abbiamo raccontato in giro, abbiamo chiesto alle persone che sapevano, che capivano che potevano. Soprattutto alle persone che stimiamo capaci.
Senza entrare nello spicciolo particolare il risultato è che da venerdì Cristina potrà iniziare il suo corso di formazione senza dover per questo farsi tagliare luce e gas. Il prof Dario Ianes si è offerto di ospitarla nel corso Erickson sui comportamenti problema che Cristina riteneva utile per la sua formazione. Da venerdì comincerà a studiare e grazie a un po’ di buona volontà Cristina potrà occuparsi di bambini autistici con maggiore competenza e questo sarà un vantaggio per tutti noi. Redattore Sociale ha seguito in poche ore tutta la vicenda, intervistando Cristina e persone competenti delle problematiche che la sua richiesta aveva sollevato, come Giovanna Boda, direttore generale del MIBAC che segue nello specifico i problemi dell’integrazione e paladina della nuova proposta di legge che prevedi insegnanti di sostegno “specializzati”.
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Nel pomeriggio Cristina ha avuto conferma della sua iscrizione al corso e ci ha mandato un pensiero. Dovrebbe essere diffuso come un manifesto per dare forza a tutti i suoi colleghi che vorrebbero crescere e a quelli cui tutto sembra voler dimostrare che tanto non cambierà nulla…
Ho sempre pensato che pestare i piedi, imporsi o lamentarsi non portasse a nulla. Meglio testa bassa e sguardo dritto, obiettivi ben chiari e andare avanti.
Oggi, però, mi è successa una cosa strana: quello che in fondo era solo uno sfogo, una considerazione da condividere con chi sa di cosa stai parlando è diventato qualcosa di più. Qualcosa di bello.
La forza della mia voce, amplificata, mi ha investito dandomi ancora più entusiasmo.
Ho scoperto che la generosità, l’empatia e la voglia di cose “fatte bene” possono veramente portare al cambiamento.
Ringrazio chi mi ha letto, commentato, aiutato, chi ha speso parole di stima nei miei confronti, fidandosi senza nemmeno conoscermi.
Vorrei che la forza che mi ha investito oggi investisse le nostre scuole, le istituzioni, chi ha il potere di decidere dove dirottare le risorse economiche ed umane. Di disabilità, ed in particolare di autismo, si conosce ancora troppo poco, se ne parla poco…Si fa poco. Io continuo a fare il mio lavoro, da venerdì con un prezioso strumento in più.
Ai miei colleghi, e in generale a chi opera nella scuola, vorrei ricordare che tutti noi abbiamo una grande responsabilità ed il dovere di migliorare la qualità di vita di TUTTI i ragazzi che la frequentano, questa scuola in affanno. Nonostante i momenti di sconforto e difficoltà di tutti i tipi, quella di migliorare una vita resta la migliore delle opportunità che si possa avere. (Cristina)
Fantastico….questa è la dimostrazione che non si deve mai tacere, che bisogna parlare, passare le informazioni il più possibile….
non dobbiamo fermarci mai
francesca
Davide Zanichelli mi scrive su Facebook, riporto qui il suo post perché lo trovo molto efficace nella sua sintesi:
Spesso le coop sociali che si occupano di erogare questi servizi fondamentali sono di fatto delle agenzie interinali di body-rental… vincono bandi al massimo ribasso, pagano una miseria e non erogano formazione. Il problema tuttavia non sono le coop in sé, piuttosto le politiche pubbliche di gestione di questi appalti che non hanno il coraggio di porre questi servizi al centro della loro azione, dotandoli di fondi sufficienti e qualificando i risultati e la qualità piuttosto che il semplice prezzo. Le cose migliorano solo in un modo: attraverso mamme rompicoglioni che minacciano azioni legali e perseguitano (giustamente) assessori e funzionari per vedersi riconoscere né più né meno ciò che prevede la legge in termini di ore di appoggio e strumenti di lavoro.
brava cristina, bravo nicoletti e brava la Eriksson….ah, mi sono iscritta anch ‘io , se nicoletti nn avesse reso pubblica la vicenda nn l’avrei fatto ….quindi il corso offerto… è già stato ripagato. 😉