Mi è arrivata una lettera, scritta su carta e spedita via posta. Rivelare qui chi sia il mittente è indifferente, anche perché penso abbia usato il più comune degli pseudonimi. La premessa è a dir poco infame: forse chi scrive pensa di potersi permettere l’ ironia, ma gli riesce malissimo: “Non è che per caso il mutismo di suo figlio dipenda in certo modo dall’ eccessiva sua loquacità?”
Mi scrive che l’ autismo di mio figlio è colpa mia perchè parlo troppo, interessante almeno è un passo avanti rispetto alla madre frigorifero, il concetto si è evoluto nel padre fonografo, in linea con l’ immaginario di genitorialità elettrodomestica che tanto piace a una certa scuola di pensiero, quella che vorrebbe legare a sensi di colpa il proprio corredo genetico.
Ma continua ancor peggio: “La sua rivelazione (nel libro), rende ragione del suo comportamento radiofonico, onestamente assai indisponente. Quel suo “segare”, interrompere, parlar sopra; una qualche ostentata pruderie….(pruderie semmai è la sua, se ho ben capito la mia è scurrilità…N.d.a.).
Ecco che scatta latente la condanna per un comportamento “irregolare” o peggio “immorale”. Persino quel prendere distanza dal “segare” è subliminale sintomo della medesima atavica convinzione che il disabile sia frutto di irregolare connubio.
“Confesso che a volte son costretto a cambiare canale-continua imperterrito-Ora però mi rendo conto del disagio e direi del cupio dissolvi che sembrano sottendere alle sue provocazioni: non c’è di che verggnarsi o “scontare”…Purtroppo le malattie capitano e prima o poi tutti ci imbattiamo nel limite…”
La chiudo qui perchè gli ho dato anche troppo spazio, alla fine il tipo dopo aver citato Tolstoj mi allega un articolo del “Messaggero di S. Antonio” che parla di una fondazione che potrebbe anche essere interessante; metterebbe a disposizione beni della Chiesa per progetti sociali.
La premessa del proponente è però così sgradevole, trapela una così potente ottusità da precludermi ogni desiderio di approfondimento di cosa si tratti. Perchè l’ ho scritto qui? Primo perché sono anche io un essere umano a cui girano le palle, e mi è servito da sfogo. Secondo perché di puzzoni simili : saccenti, spietati, ipocriti e caritatevoli, è costellata la mia e vostra strada, miei cari colleghi con figli taciturni!
PS
Avevo omesso un particolare…Alla fine della lettera mi scrive di avere esperienza di “animatore di disabili” chissà cosa intendeva?
non ho figli, quindi difficilmente posso comprendere, ma solo intuire, però per quel che serve, voglio esprimere la mia solidarietà a tutti quei genitori, che vengono accusati o peggio incolpati per quello che sono i loro figli, lo trovo un comportamento abbietto.
mi scuso per la solidarietà espresso, non richiesta e non necessaria, ma mi sentivo di esprimerla comunque.
a te”girano le palle”a me no.quindi posso permettermi ciò che tal lettera merita :indifferenza.per ciò che riguarda te e tuo prezioso figlio l’avevo già twittato:finirai per vincere il nobel non letteratura ma scienza:”metodo nicoletti”
L’ha detto già lei….gli ha concesso anche troppo spazio: ho conosciuto anche troppi ottusi che, sentendosi il padreterno, dispensano giudizi e consigli su come vivere. continui così..grazie! Laura
Caro Luca, le persone abbiette e crudeli hanno l’altrettanto abbietto e crudele destino di convivere con se stessi. Questo però non è sufficiente a placare la mia indignazione! Stanotte ho sognato Tommy che prendeva la mia mano nella sua con un sorriso dolcissimo e sono stata pervasa da una gioia e serenità irreali! Non sto scherzando, e stato un sogno davvero meraviglioso, il primo dopo quasi un anno di soli incubi. Un bacio al bellissimo Tommy.
oh Tommy sta facendo i primi miracoli…Bene bene così comincia anche lui ad aiutare la baracca…. 😉
Non si finesce mai di stupirsi, la prendo a ridere perché credo non ci sia altra strada.
“Mi scrive che l’ autismo di mio figlio è colpa mia perchè parlo troppo, interessante almeno è un passo avanti rispetto alla madre frigorifero, il concetto si è evoluto nel padre fonografo” Grande Gianluca!!
La frase finale mi fa rabbrividere, perché mi fa sempre di più rendere conto di quanto spesso siano meschine le persone che hanno a che fare con bambini disabili, contrariamente a quanto ingenuamente pensavo o mi piaceva immaginare e pensare.
Non ti curar di loro, ma guarda e passa. Vabbe’, questo che ti ha scritto e’ un mitomane, e anche parecchio maligno. Ma il fatto veramente encomiabile che tu abbia preso una posizione chiara contro i vari stregoni, dietisti, vaccinomani, che avvelenano il mondo dell’autismo, non sara’ gratuito, e temo ti causera’ altri attacchi, insulti, faslita’, e ti gireranno ancora le palle. Ma tu non mollare, per favore. Sfogati, ma se riesci non mollare. Che la facciamo veramente sta citta’ dell’autismo.
Nessun miracolo, caro Luca, ma come per tutti i sogni, una sensazione speciale, irreale…. un sogno! La carretta Tommy la tira da tanto… Da quando è nato! Un abbraccio al bellissimo Tommy!
Una volta ho apostrofato una mamma, incurante del fatto che suo ragazzone continuava a sghignazzare scomposto e a prendere in giro il mio bimbo, che stava facendo qualche innoqua stereotipia per conto suo. Siccome lui non la smetteva e lei non interveniva, le ho piazzato un “meglio un figlio autistico che un figlio stupido” che l’ha lasciata un po’ stordita. In fin dei conti, la stupidità e maleducazione (quella si) dei figli si possono attribuire almeno in parte ai genitori, mentre dell’autismo non siamo meno colpevoli che del fatto che siano destri o mancini.
Io ho un figlio per ora sano. Ho però un marito che è improvvisamente impazzito, in tantissimi mi guardano come se nascondessi chissà quale colpa…invece sono solo disperata e impotente! Ma non mollo e trascino il mio bel marito pazzo da un luminare all’altro. Quindi, ecco perché faccio solo incubi, ma stanotte ho sognato Tommy, sicuramente per l’empatia che si è creata leggendo il tuo libro, come è successo a tanti. Tommy nel sogno era portatore di solidarietà, di calore e di vicinanza. Vi sono davvero vicina, per quel che conta.
carissimo buondì a lei ed a tutti coloro che seriamente sono solidali con noi genitori.
purtroppo non mi sarà possibile incontrarla al salone del libro ma vorrei trovare occasione
anche telefonica per conversare sul come stoppare tutte queste persone che tali non sono.
siano insegnanti, medici, baristi, genitori di altri bambini, passanti che chiamano il 113 ecc ecc non possiamo mica mettere una maglietta DISABILE perché loro e noi abbiano rispetto.
difficile commentare un accozzaglia di cattiveria, ignoranza e ipocrisia!
Per allontanarti da simili personaggi te ne dico una mia. Ti scrissi che avendo un bambino autistico ancora piccolo temevo di leggere il tuo libro e invece un giorno mi sono detta che volevo conoscere la vs storia. E così ho cominciato e mio marito insieme a me…ora ci palleggiamo il tuo bel libro nei momenti in cui possiamo leggerlo e stiamo arrivando velocemente alla fine…al momento ti dico solo che sei un gran papà!
un abbraccio barbara
complimenti vivissimi a quel fenomeno di ignoranza e disinformazione.io sono da sempre taciturna.mi piace stare in silenzio e non disdegno i momenti di solitudine.mio figlio è autistico.stando alla “teoria” dell’imbecille mio figlio dovrebbe essere normale.. Gianluca mi dispiace.stessero zitti loro sarebbe molto meglio.
……..anche mia moglie è molto loquace….e mio figlio autistico non verbale! Secondo Te dovrei farLa sentire in colpa? 😉
Purtroppo le malattie prima o poi capitano a tutti…. L’ha detto ma non ha capito cos’ha detto… Ci dovrebbe pensare non ha sentito parlare di karma? Disabili a volte non si nasce, si diventa. Caro Nicoletti siamo in tanti a guardare il fiume che scorre e ….. prima o poi
agghiaccante! Mi inqueta
eta molto quel.”animatore….
Che strano io nei miei pensieri ho fatto tutto un altro paragone!
Caro Gianluca,domenica scorsa ho conosciuto il tuo bellissimo Tommy mentre anche noi portavamo nostro figlio a fare la sua prima esperienza a cavallo,esperienza che si e’ rivelata molto positiva.Mentre osservavo Tommy,le sue espressioni,i suoi occhi sognanti,ho subito pensato che molto probabilmente se non fosse stato autistico sarebbe stato uno scrittore,un giornalista,proprio come il suo papa’.Tommy stava spesso assorto nei suoi pensieri,ma li viveva intensamente perche’ poi il suo viso cambiava espressione,a volte arrivava a fare un sorriso,quasi nostalgico,a volte un sorriso piu’ ironico.
Comunque a me personalmente ha emozionato quando mentre ero seduta sotto l’ombra di un albero lui ha preso una sedia e si e’ seduto non molto distante ma la sua bellissima chioma di ricci era tutta al sole.Cosi’ l’ho invitato ad avvicinarsi a me,in questo modo sarebbe stato sotto l’ombra,Tommy si e’ alzato,ha preso la sua sedia,l’ha messa vicino alla mia e accomodatosi ha appoggiato e tenuto la sua manona sulla mia gamba,mi ha detto “grazie”. Poi finalmente ho potuto toccare i suoi bellissimi ricci con la scusa di bagnarli con un po’ d’acqua,non vedevo l’ora! Che belli!
Un bacio come sempre a Tommy
Cristiana
certe lettere mi fan venire da chiedermi: ma dove vogliamo andare?
io non sono chiacchierona e mio figlio è comunque autistico. Gentile Signor dallo scontato pseudonimo… sa per caso dire, nel mio caso, da cosa derivi il problema di mio figlio?… Se si, ha anche una cura?
La banalità di una citazione è d’uopo: la madre degli idioti è sempre gravida…ma qui c’è l’aggiunta dell’infamia…nessuna alternativa di fronte a certi vigliacchi: tirare dritto!!
caro gianluca,
questa persona è ignorante e quindi per questo presuntuosa da potersi permettere giudizi così IDIOTI e SUPERIGNORANTI….QUINDI la miglior cosa : DEVE ESSERE IGNORATO…ha avuto fino troppa attenzione da TE ….sei un padre esemplare ma sopratutto una persona con alto livello di cultura e intelligenza e questo provoca sugli ignoranti MOLTA INVIDIA. baci da elena e marco
pura crudeltà.
…….Spero tanto che non sogni mai mio figlio che parli. Ma anche che corra, giochi, scriva, legga. Preferisco non sognare nulla. Detesto svegliarmi con la tristezza di constatare che si trattava solo di un sogno. Al mattino devo essere lucido e riposato. La giornata e’ lunga….
‘sta lettera mi fa venire francamente il vomito! Le battute, le citazioni e la bavosa solidarietà. Non so quale parte mi fa più schifo… ma mi sa l’ “animatore di disabili” finale!
Mah, è proprio vero. Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto siamo fortunati, noi genitori di ragazzi disabili ed autistici in particolare. Vivere con un autistico apre la mente a diverse realtà e modi di vedere le cose.
Quel personaggio che le ha scritto nella lettera forse non meritava nemmeno una risposta.
… E invece no, ogni giorno capita di trovare persone che non comprendono un mondo diverso dal loro, e non capiscono nemmeno il significato di ciò che scrivono o di quello che dicono; più volte sono stato costretto a scusarmi per mio figlio: “mi scusi è autistico… ” e vedermi rispondere… “beh se è malato, perché non lo tenete a casa?” No, ogni giorno bisogna combattere l’ignoranza.
mamma mia, che trombone insopportabile! “prima o poi tutti ci imbattiamo nel limite” è il ritornello di molti cattolici acculturati che simulando umiltà devono per forza dire la loro, e quando vengono segati o accolti con un sonoro sbadiglio si offendono pure..
non hanno niente di diverso dalle vecchine civilizzatrici che rompono le palle a Tommy quando strappa le siepi..
noiosoni!!!
Caro Gianluca , Il tizio, ha come unico scopo provocare un personaggio pubblico che afferma di non sopportare ma che ascolta regolarmente alla radio, parlare a sproposito dell’autismo è solo un pretesto per farsi notare…. direi che ha bisogno di uno bravo.
Signor dallo pseudonimo scontato, se stiamo tirando fuori la storia del karma, deve sapere che la cosa è più vecchia di noi tutti e molto articolata. Mi piacerebbe sapere su cosa basa questa sua teoria, sono curiosa. Ne ho sentite tante di “genialate” in questi ultimi anni che sono proprio curiosa. Non ho un figlio autistico, lo vivo indirettamente da amici e hanno tutta la mia ammirazione e stima. Sa signor pseudonimo scontato, c’è gente che nemmeno ne può avere di figli per problemi di mutazioni genetiche e appunto volevo sapere da lei se questo dipende dal fatto che io non parlo molto e soprattutto mi piarebbe sapere cos’hanno fatto i suoi genitori per generare lei. E che la forza sia con tutti noi 🙂
Anche a me hanno detto “signora suo figlio non parla perchè lei parla troppo”
A dirlo una neuropsichiatra che mi ha messo profondamente in crisi, perchè è vero che io parlo molto e come ha sempre detto mio madre “in vita tua hai perso tante occasioni per stare zitta” Quindi ho pensato che questa fosse una punizione divina e tornando a casa ho fatto voto di silenzio….dopo 24 ore mio marito ha dichiarato
” questa cosa deve durare molto?Perchè non lo sopporto il tuo mutismo.”
Così sono tornata dalla neuropsichiatra che conoscendo mia marito ha stabilito che invece lui parla poco….ed io mi sono sentita molto sollevata…l’ho conosciuto che era già silenzioso e mia suocera non parla molto…….
quindi….
Caro Nicoletti, ci vuole tanto coraggio e disperazione per esporsi come fa Lei in un ambito così privato e per questo ha tutta la mia ammirazione. Sono certa che chi scrive o chi Le invia sms caustici in trasmissione, è gente che non ha una faccia, cioè agisce così perché protetti dall’anonimato.
Nessuno è obbligato ad ascoltare un giornalista che non piace,il giornalista può fare una considerazione delle lettere che riceve ma, ignorare chi è costretto a cambiare canale perchè la persona che parla dice cose ed ha atteggiamenti a lui non gradite.
se non mi piace una trasmissione non mi sento in dovere di offendere chi la conduce, chiunque esso sia
ciao gianluca!
ti ascolto e riascolto sempre, forse perchè parlo tanto anch’io e son solidale con quelli della mia specie.
Ho un bimbo di 20 mesi che pare sano, almeno per ora, nonostante il mio sproloquio continuo e quello di mia madre che occasionalmente se ne occupa.
il punto è che in giro proprio non ce la si fa a non fare una valutazione e relativa diagnosi (talvolta logica ma quasi sempre surreale e supponente come quella dell’animatore sopracitato) a tutto ciò che capita.
Ti dico solo che siamo stati recentemente illuminati da un illustre pediatra sulle conseguenze a cui il nostro nanetto andrebbe incontro se gli togliessimo il pannolino prima del suo desiderio (ardua impresa l’interpretazione) e del suo tempo personale. Diventerebbe, cito testuale, un adulto introverso, ipocondriaco, depresso.
E avendo avuto io un padre depresso grave so bene che significa, per cui mi sa che mio figlio toglierà il pannolino il giorno della tesi di laurea, perchè io di certo non rischio.
Qui ognuno spara a zero, e il grave è che tutto si diffonde troppo in fretta e troppo male, e non escludo che il miserrimo animatore stia proselitando nella sua cappellina bigotta predicando quello che ti ha scritto nella lettera.
ma non temere, Dante gli darà il giusto girone.
un abbraccio a te e al grande Tommy
Mio figlio parla troppo. Non sta mai zitto e se lo interrompi ricomincia da capo lesue filastrocche o le sue domande alternative alle quali devi dare la “sua” risposta giusta.Io sono uno che parla normalmente. All’ egregio cialtrone vorrei domandare qual’ è il contrappasso x la logorrea di mio figlio e qual’ è la risposta giusta da dare perchè se la sbagli parte la violenza. Quante diversità ha l’ autismo!…e nessuna risposta.
Davvero questo qui ha bisogno di uno bravo…
Coraggio, noi genitori di ragazzi speciali ne sentiremo tante, ma se ci sosteniamo non ci sentiamo soli. Le palle girano, certo, e hai fatto bene, caro Gianluca, a condividere con noi le ca..ate di sto poveraccio. Grazie dello spazio che in questo blog ci hai regalato!
Mio figlio all’età della scuola materna ha iniziato a balbettare e non ha più smesso, nonostante consulti con psicologi vari… . le maestre della scuola materna dissero che era colpa mia perchè parlavo troppo velocemente. Questa cosa mi ferì moltissimo. Gli altri due figli non hanno mai balbettato: come la mettiamo?
proverò a stare zitta io, già madre frigorifero e assente (l’ha detto la neuropsichiatra), magari mio figlio “magicamente” non sarà più autistico…. hai fatto bene a condividere questa lettera ma veramente certa gente non merita un secondo di attenzione
caro “collega”, condivido il tuo stato d’animo… lo conosco fin troppo bene. Ci ho sofferto molto e ancora ci soffro però non voglio più rassegnarmi anche io ad essere cattivo. Se una persona arriva apensare e scrivere queste cose è segno che proprio gli mancano gli strumenti per poter capire cosa sta scrivendo/pensando. Da qui il mio – nostro impegno per fare in modo che anche queste persone non si nascondano più dietro l’alibi dell’ignoranza….come era scritto su una maglietta “Autism is not a processing error but a different operatng system”! …. abbiamo modi migliori per occupare il nosto tempo che dar retta a scempiaggini come queste….giusto?
conosco e capisco. non ci sono parole da spendere per spiegare l’ignoranza, ma solo fatti e realtà con la quale tutti giorno fare i conti.
Non esiste mamma frigorifero, o babbo logorroico,c’è’ un problema neurologico nel bimbo che manifesta tratti di autismo o autismo diagnosticato da esperti in materia.il mio punto di vista e’ di sollecitare le vie sensoriali ( i cinque sensi) al bimbo che manifesta certi comportamenti.
Saluti da un babbo che per tantissime notti ha sognato che mio figlio Niccolò’ parlasse.
Secondo me dipende dagli atti impuri. Ne abbiamo commessi troppi. Lo so che ti sei incazzato ma credimi a me è venuto da ridere. Il termine “animatore di disabili” mi ha fatto accapponare la pelle. Mi ha ricordato “la notte dei morti viventi” film durante il quale ho distrutto un polso ad un mio amico dalla paura. Ehi, imbecille, i disabili non sono mica morti
sono disabili, così come tu sei solo cretino e se fossero morti neanche uno intelligente saprebbe “animarli”. Che questo signore sia un po’ presuntuoso, se non mitomane?
ho aperto il sito della fondazione… al momento non ci sono Case che cercano un’idea … a guardarsi intorno non sembra probabile, direi che Talenti è da lasciar perdere come l’animatore
Tristezza! Speriamo che questa persona non porti avanti la specie…un abbraccio, Graziella
Mi sembra che nella trasmissione di Reporter del 16 maggio 2013 lo stesso Gianluca riconosceva di aver passato la vita parlando, come richiede pure la sua professione, per cui,” non e’ alla fine importante che Tommy parli, ma che sia felice”, cosi’ si e’ espresso…allora, perche’ offendersi se qualcuno dice la stessa cosa, ma con tono o modi diversi? Anch’io penso che con i piu’ deboli non contano molto le parole, ma i gesti e i modi con cui si interagisce con loro . Con Tommy, qual e’ il modo di condivisione dei momenti insieme?
Nicoletti, perchè lasciare un commento? Perchè anch’io sono un essere umano e lei mi è molto simpatico mentre quella lettera che lei ha ricevuto ha fatto girare le palle anche a me e sento proprio la necessità di dire entrambe le cose