Forse non è veramente ben chiaro a tutti cosa succeda, nella maggior parte d’ Italia, quando un genitore si trova solo con il figlio autistico che è diventato un uomo. In questo video lo spiega, con spietata crudezza e senza alcuna retorica o ricerca di pietismo, Rosemary madre di Saulo, quando dice: “Io esisto, cazzo, volendo o no io esisto!”.
Nessuno si senta sotto ricatto d’ attenzione. E’ facile che io stesso sia stato, o sia tuttora, indifferente a un numero impressionante di tragedie altrui, magari mi scorrono davanti e nemmeno me ne accorgo. Per questa ragione non me la sento, ma mai me la sentirò, di considerare colpevoli coloro che guardano i nostri figli come fossero trasparenti.
Certo che magari mi sarei aspettato qualche attenzione in più rispetto al silenzio che ho avvertito nei grandi media rispetto alla vicenda del ragazzo autistico torturato dalle insegnanti a Vicenza. Ne ho scritto e parlato quanto più ho potuto, sono stato io stesso a Vicenza dove Il Sindaco e tutto il Consiglio Comunale hanno dato grande dimostrazione di solidarietà alla famiglia del ragazzo, certo non ho visto nessuno della scuola, nessun insegnante, nessun compagno di classe…Come se ci fosse imbarazzo ad ammettere responsabilità comuni in un caso così atroce.
Cito per segnare il paradosso alcune cronache locali che continuano a far trapelare particolari sempre più raccapriccianti, tanto che potrebbero fornire spunti sublimi alla confezione di storie truculente che spesso fa la tv popolare. Come potrebbe essere uno spunto per la tv d’ inchiesta, che per mesi si è occupata solo di politica e signorine di coscia svelta. Eppure nessuno ne parla, come se ci fosse una sotterranea imposizione per cui, quando un autistico realmente entra a far parte delle cronache, sia destinato all’ invisibilità. Ricordo, al contrario, più di un episodio di cronaca fantautistica a cui arrise il successo di titoli e telegiornali, cito come esempio la storia del killer di Newtown, autistico per tutti, o di Ruby Rubacuori, per qualcuno autistica pure lei.
Ne deduco che parlare di autismo in termini concreti è molto difficile, me ne accorgo io stesso quando, come oggi, tento di parlare alla radio di un’ epidemia di morbillo in Galles tra ragazzi adolescenti, proprio a causa dell’ esplodere in quel luogo una quindicina di anni fa delle teorie cialtrone del Dott. Andrew Wakefield, sul legame tra autismo e vaccini. E’ stata una gran fatica per districarmi tra i soliti arrabbiatissimi che mi accusavano di stare al soldo delle multinazionali farmaceutiche (ascoltatevi la puntata se siete curiosi).
Invece ho trovato la più realistica e assoluta lettura della realtà dell’ autismo in un video autoprodotto dalla madre di un ragazzo, autistico come tanti. Pochissimi la conosceranno, anche se il video ha avuto qualche riconoscimento ufficiale, non credo di averla mai vista in tv, nemmeno di aver letto mai nulla su di lei su grandi giornali.
Non potrebbe essere che così, di Rosemary Mantovani il mondo se ne sbatte. Sulla sua giornata, soffocata dal tedio e dalla necessità di provvedere da sola al suo gigante Saulo, è difficile affastellare belle parole che facciano sentire buono chi le pronuncia. Eppure è la realtà più frequente per il maggior numero delle mamme e padri che mi è capitato di conoscere, una lotta impossibile e folle contro un titano amatissimo che sbocconcella la nostra vita a morsi, che ci paiono baci, ma solo perchè è quanto di meglio lui può darci.
Chi non sa nulla, ma vuol capire, in 15 minuti vedrà tutto quello che c’è da sapere sul genitore di un autistico. Lo guardi con attenzione. Poi potrà anche smettere di leggere quel che di autismo si scrive, tra scenziatoni saputelli laureati in rete, ignoranti scribacchini, velleitari romanzieri…Naturalmente anche io tra questi son compreso.
Posso solo che confermare.
Conosco bene quel video, l’ho visto e rivisto decine di volte…forse per prepararmi al futuro, forse per non staccare piedi testa e cuore dalla realtà…mio figlio adesso ha 5anni e già non è più il “bimbo piccolo” che prendevi in braccio quando si puntava i piedi e non voleva camminare o portavi nel passeggino per evitare che corresse per strada o avanti e indietro nei luoghi pubblici o infilavi nel carrello al supermercato…si lavora sul comportamento, si cerca di abilitarlo nelle sue capacità…ciononostante il futuro è una grossa incognita e mi spaventa
La seguo da molto prima di sapere che avesse un figlio autistico, e mi complimento per la sua capacità di esprimersi.
Ho la sindrome di Asperger, diagnosticata in età adulta, e per quanto io perda 5 anni di vita ogni volta che un collega parcheggia l’auto al mio posto, perché cambiare anche solo minimamente una routine è qualcosa che mi uccide dentro, mi rendo conto che i miei problemi sono NIENTE rispetto a quella che immagino sia la vita di un autistico “doc” e della sua famiglia.
Quello che però vedo sono molti errori, da una parte e dall’altra, come se dovesse esserci a tutti i costi una guerra tra fazioni. Perché se è vero che è stato data rilevanza zero alle torture vicentine, è altrettanto vero che la presa di posizione “a prescindere” delle associazioni autismo nella strage di Newton, è stata a mio avviso controproducente. Se devo essere intellettualmente onesta, posso dirle che da Asperger (ed è questa la sindrome addebitata ad Adam Lanza) io avrei la capacità “tecniche” di organizzare una strage. Fortunatamente soltanto pochi Asperger sono anche psicotici e così questi gesti non hanno rilevanza superiore a quelli perpetrati dalla popolazione neurotipica. E tuttavia, negarne a priori la possibilità mi pare un eccesso di difesa, sarebbe come negare che il killer fosse biondo, per proteggere i biondi dall’infamia e tutto questo contribuisce a renderci meno credibili.
Quello che mi chiedo è perché – vista l’alta incidenza di persone nello spettro – non si riesca ad ottenere nulla. Ottengono i farmacisti, i notai, i tassisti, tutte categorie inferiori numericamente, ma il cui voto ha evidentemente un certo peso. Perché le famiglie degli autistici non sono una categoria elettorale sufficientemente interessante? In Spagna – paese più mal messo del nostro – le terapie sono completamente gratuite e si fanno le diagnosi a 18 mesi. Quando si è ancora in tempo per fare qualcosa.
Rosmary , Gianluca , Laura…….Io sono Patrizia la madre di Luca detenuta ormai da vent’anni dal suo handicap. Ormai sono nella fase in cui pur di non sentirmi trasparente mi illudo di essere diventata una persona migliore da quando lui esiste , e forse un po’ e’ vero . Tutta la rabbia che avevo, per cio’ che la vita mi aveva riservato, si e’ trasformata in energia da spendere per lui , schiaccio chiunque cerchi di spingerci ai margini o di limitarne il ruolo di protagonista nel suo progetto di vita . Cerco di non pensare al “Dopo di NOI”, ma se proprio devo chiedo giustizia divina: Vorrei che lui morisse con me.! Vi abbraccio tutti , e buona fortuna
Valerio 32 anni 1e90 x 115kg eppure è il mio pupetto di 3 anni. Ma quando scoppia la violenza…Perchè devono essere violenti quando appaiono dei cucciolotti. 32 anni di libertà vigilata ,io vigile o carcerato i ruoli si confondono. Ma DOPO DI NOI a chi lasciare questa insostenibile eredità? Ciao Gianluca