Una giovane psicologa è ospite in un salotto televisivo del pomeriggio Rai, a un certo punto azzarda l’ipotesi che Michele Misseri potrebbe aver ucciso la nipote Sara Scazzi forse perché epilettico. Il video con l’ intervento estrapolato da una spettatrice è subito messo su YouTube e comincia a girare in rete, immediatamente raccoglie la protesta di quanti lo condividono sui social network.
Giovanni Battista Pesce, segretario nazionale dell’ AICE (associazione Italiana Contro l’ Epilessia) aggiunge il suo commento al video: “Sono ad esprimere vibrata protesta contro l’affermazione che durante crisi epilettica si possa commettere omicidio. Ciò oltre ad essere incompatibile con la stessa patologia criminalizza oltre 300mila italiani con epilessia, ora, grazie a quanto affermato nella vostra trasmissione tutti potenziali assassini. Chiedo immediata rettifica ed ospitalità per AICE per informare correttamente sull’epilessia.”
A pronunciare la frase a dir poco infelice è tata la psicologa e criminologa romana Roberta Sacchi, ospite del programma di Rai1 “La vita in diretta”. L’argomento della discussione è il processo di Avetrana, la dottoressa a un certo punto parlando di zio Michele dice: “Forse c’è qualcosa che non va, qualche rotella fuori posto (…) anche spontaneamente si presenti a uno psichiatra a uno psicologo non è mai troppo tardi… Ma noi come facciamo a sapere per esempio che Michele Misseri non soffra di epilessia…Come facciamo a dire che lui non ha sofferto e non soffre di crisi epilettiche…”
L’ intervistatore Marco Liorni sembra piuttosto perplesso a questa affermazione, infatti le chiede: “Questo che significherebbe…?” La dottoressa ribadisce: “Potrebbe aver ucciso in preda a una crisi epilettica…”
Ora non sta a me controbattere una luminare dal così ponderoso curriculum, tra le molte attività di docenza e consulenza della dottoressa Sacchi si legge che è consulente tecnico forense in procedimenti civili e penali di presunto abuso sessuale su minori, maltrattamento, sindrome da alienazione parentale (PAS), valutazione capacità genitoriale.
Ripeto, non sono medico e quindi taccio. Ho però una certa esperienza di crisi epilettiche dimio figlio Tommy, che ogni tanto stramazza a terra e si sbatte in convulsioni; mi sembra veramente difficile che in quel particolare momento sia possibile strangolare ragazze. Anche perché finita la crisi si crolla in una specie di sonno profondissimo che può durare anche ore.
Per questa ragione sono portato a pensare che la psicologa in tv abbia detto una di quelle imprecisioni che sarebbe il caso che qualcuno ufficialmente smentisse, ci mancherebbe pure che tra i tanti problemi che già abbiamo noi genitori di ragazzi autistici, (che in grande percentuale hanno crisi epilettiche) dobbiamo anche correre il rischio che qualcuno possa pensare che i nostri figlioli siano pure potenziali assassini.
In serata l’ Aice chiede Ufficialmente attraverso un suo comunicatoalla Rai di rettificare “Una affermazione gravissima per cui chiediamo alla RAI ed in specie alla trasmissione che smentisca immediatamente ed oltre a scusarsi ospiti l’AICE perché da pari pulpito giunga adeguata smentita e corretta informazione sulla patologia.
AICE ebbe su analogo caso, trasmissione “Porta a porta” sul caso Cogne ove si avanzava pari ipotesi criminalizzante gli oltre 300mila italiani con epilessia, a riceve adeguate scusa, pretendiamo nuovamente adeguate scusa. Francamente a pochi giorni dalla Giornata Nazionale per l’epilessia, il prossimo 5 maggio, farci passare da potenziali assassini è come riaprire i campi di concentramento nazisti.
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Mio zio soffre di crisi epilettiche da 40 anni e non ha mai ucciso nessuno di noi che studi ancora un po’ la spisicologa oggi mio zio a 81 anni e la famiglia non la mai toccata anche perche’ lui cade a terra e rimane in stato di incoscenza non mi pare che una persona sosi’ possa uccidere ma !!!!!! Misseri non e’ colpevole per me !!!!
L’epilessia non è una patologia psichiatrica, bensì neurologica (come l’autismo…). Nessun Mr. Hyde potrebbe essere epilettico, o quanto meno, anche se lo fosse, non sarebbe responsabile l’epilessia di un suo atteggiamento omicida più di quanto lo sia la miopia o il diabete.
Pertanto, gli psicologi dovrebbero limitarsi ad aiutare un epilettico o i suoi familiari ad accettare eventualmente un eventuale disagio derivante da questa malattia, come può avvenire per ogni tipo di malattia, ma per favore, lascino ai neurologi il compito di spiegare che cos’è l’epilessia. Così come è intollerabile che si proponga ancora oggi una psicoterapia ad un autistico…sarebbe come proporla ad un epilettico.
Chiara (medico)
Giustissimo quello che scrive Chiara, ma i medici come lei sono pochi. Ho preso un diploma da “educatrice ABA” – anche se non pratico – perché l’autismo è un problema che mi tocca personalmente. Sto sempre con le antenne alzate quando sento genitori di bimbi piccoli manifestare dei dubbi, consiglio sempre di portarli da un NPI, ma la grande frustrazione sta nel vedere che i pediatri li tranquillizzano. Situazioni tipo: “Dottore, mio figlio a 3 anni non parla e fissa per ore la lavatrice che gira”. “Non si preoccupi, ognuno ha i suoi tempi, Eistein ha parlato a 4 anni”. E basta con questa bufala di Einstein, i pediatri VANNO FORMATI a riconoscere l’autismo a 18 mesi, dopo è tardi!
Io ho avuto mio padre epilettico. Non ho avuto altri padri, ma uno così dolce , autoritario, educatore e giocoso non avrei mai potuto avere. Ora ho quasi 70 anni e ho ripetuto i suoi insegnamenti ai miei figli. Avrei paura essere una paziente della signora in oggetto.
Usare le parole in TV richiede sempre estrema attenzione, misura, peso, proprio per l’amplificazione che avranno e perché possono venir sentite da persone senza adeguata capacità di discriminare la sindrome dell’apparire,esibire “eclatarsi “dall’essere persone dotate di ragionevole umanità.Sommo teatro parlar dei guai degli altri in salotti non sempre adeguati.
Terrificante. In Italia questi scivoloni sono molto pericolosi e non si coglie quanto male possa fare la distorsione di certe evidenze scientifiche.
Bisogna stare attenti perché questo non è mica un paese normale, è un paese in cui i bambini agitati da sempre si portano dall’esorcista e dove diventa ogni giorno più forte un movimento anti-vaccini di cui sono alfieri l’ignoranza, le paure irrazionali, e gli ideologi venditori di bufale (d’altronde che ti vuoi aspettare, la scuola qui ha sempre trattato le materie scientifiche come le più cenerentole di tutte).
D’altronde la gente va capita, stiamo in un posto dove ancora, solo qui, si muore della terribile ‘congestione’, un male misterioso che non si capisce come ti fa tirare all’istante le cuoia se ti bagni i piedi prima di 3, 4, 5 ore dopo aver mangiato un panino sulla spiaggia…
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