Oggi è la festa del papà… E che vuol dire? Un giorno del’ anno dedicato ai lavoretti orribili, frutto d’impegno coatto per compiacere maestre con velleità creative. Cravatte di cartoncino segnaposto, portatovaglioli fatti di mollette stendipanni incollate, cioccolatini con la ciliegina al liquore (quello della mamma con la nocciola invece), poesiole, cuoricini, coccole e sorrisini.
La festa del papà il funerale della dignità paterna, serve a commemorare una reliquia del passato, sta al padre come il Calendimaggio di Assisi sta al Dolce stil novo. E’ una farsa organizzata dalla Pro Loco dello strapaese famiglia per confezionare memoria fittizia di un tempo passato per sempre.
Per fortuna noi guardiani dei folli colossi dell’ irrequietezza balzana di essere loro padri ce lo ricordiamo ogni minuto della nostra giornata, non ci serve un santo patrono che padre lo è stato per procura divina, beato lui. Il nostro patrono è il figlio manesco di cui siamo custodi e prigionieri allo stesso tempo. Colui che ci consuma, ma ci fortifica, facendoci bersaglio quotidiano di sberle e di carezze.
Noi saremo padri dei nostri figli taciturni per sempre, fino a che saranno loro a portarci sule spalle perché ancora non potranno fare a meno di noi. Gli altri garruli paparini dalle cravatte e dei ciooccolatini, saranno stati già sbattuti in qualche discarica per vecchi dai loro figlioletti poeti e canterini.
Sono i post come questi (belle ma spietate istantanee della realtà) che mi ricordano il motivo per il quale ti seguo – radiofonicamente eh! – da un sacco di tempo.
E chi è custode e prigioniero di un coniuge balzano e manesco? Nemmeno la festa più squallida e scontata…. Ognuno,caro Gianluca, patisce delle feste che “i normali” hanno inventato per poter festeggiare qualcosa. Un bacio al bellissimo Tommy
il coniuge puoi mollarlo quando vuoi il figlio no
Caro Gianluca possono capire soltanto chi vive in prima persona queste situazioni.
Quello che scrivi è la triste ma vera realtà
Un abbraccio da un ” collega ”
Fabrizio
vediamo il lato positivo di questa “festicciola”: possiamo trovare in pasticceria le zeppoline fritte con crema e marmellata di visciole che, almeno io, adoro! 🙂
sei un grande!
La figura di Giuseppe, prima di diventare padre di un autistico, la capivo meno.
sante parole, e “insettopia”?! Ho sempre cercato di immaginare un luogo adatto alla loro visione del mondo, ci ho anche provato ma non ci sono riuscito! Tu e tutti quelli che ci credono potete fare la differenza. Lo so che non sono un “collega”, ma un sostenitore credo di si. “Adelante!”
Apprezzo e condivido l’ottimismo! Lo pensavo tempo fa, durante una passeggiata con mio figlio, di circa 12 anni e oramai alto quasi come me, che ancora si godeva, e si godra’ ancora nostro malgrado per parecchio tempo, la solita passegiatadi 5 km da casa nostra al centro della citta’ con il vecchio padre..
Dimenticavo che durante la passeggiata Pietro (mio figlio) gia’ si pregusta il premio: il ritorno a casa in autobus (o addiruttura in Tram): per lui, goduria totale!
Rispetto per Nicoletti e per tutti coloro si impegnano
ogni giorno per i propri cari
Sono d’accordo con te, e sono contento che non tutti vivano questa giornata con il pensiero che sarà per sempre. È ringrazio chi, amici, inizia a farsi carico del mio piccolo futuro gigante, con la voglia di conoscerlo meglio e farsi conoscere, perché hanno capito che per noi non finirà mai l’infanzia e l’adolescenza.