Martedì 2 aprile 2013 In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, a Melog su Radio24 farò una puntata speciale per informare su questa sindrome, tanto diffusa quanto poco conosciuta. Mi sono accorto che in troppe occasioni i media si facciano megafono di inesattezze, se non totali baggianate su questa patologia. Mi sembra utile quindi dedicare una trasmissione di servizio a questo tema per sensibilizzare le istituzioni al problema, informare le famiglie spesso lasciate a se stesse, aiutare a far crescere una cultura d’informata consapevolezza, sfatando leggende, false teorie e farneticazioni che spesso circolano attorno all’autismo.
L’ autismo oltre a una malattia è un problema sociale, oltre 400.000 famiglie in Italia hanno a che fare con soggetti autistici, quando questi diventano adulti scompaiono, sono fantasmi, per loro non è prevista nessuna forma di tutela. Ancora è difficile avere diagnosi precoci, esistono poche possibilità di formare terapisti capaci di trattare con efficacia percorsi di abilitazione. Purtroppo la conoscenza dell’autismo nel nostro paese è ancora frammentaria e imprecisa.
Chiamerò a parlare esperti neuropsichiatri, genetisti, rappresentanti di massimo livello scelti tra quanti operano in Italia con criterio scientifico nel campo dell’ autismo. Interverranno tra gli ospiti il Prof. LUIGI MAZZONE Ricercatore del Bambino Gesù si occupa di neuropsichiatria infantile; il prof CARLO HANAU docente di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari all’Università di Modena e Reggio Emilia e membro del comitato scientifico dell’Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici). ELENA MAESTRINI, Docente di genetica all’Università di Bologna, da 15 anni studia l’autismo, è coinvolta nell’Autism Genome Project. Il Dott.MAURIZIO ARDUINO, Responsabile del Centro Autismo e Sindrome di Asperger di CUNEO
Ho qui già parlato delle “stregonesse dell’ autismo” di cui ho avuto da chi mi scrive notizia e segnalazione, come la storia di una psicanalista che ha “in cura”(?) un ragazzo autistico. La madre spende cifre assai considerevoli in un trattamento totalmente inutile, mi è stato detto che lui si strappa tutti i capelli e la “dottoressa” dice alla famiglia che è un bene perché così si libera dalla tensione. Una psicanalista che dice una cosa simile di un autistico (che non le compete come paziente) andrebbe radiata dall’ordine, ma spesso è ordinaria amministrazione, c‘è anche chi si fa pagare parcelle di 800 euro per mettere l’ autistico in una stanza vuota e limitarsi a osservarlo. Sull’ autismo in Italia regna l’ ignoranza e molti ne approfittano.
Ne sento di tutti i colori ora che vengo preso come un interlocutore informato, non perchè millanti di esserlo realmente, ma solo perché ho raccontato in un libro come passo il mio tempo con mio figlio. Ho saputo di laureati in lettere che prescrivo farmaci, somministrano diete, fanno diagnosi. Ho saputo di famiglie spolpate, di madri illuse, di ragazzi inutilmente stressati. Ne scriverò quando avrò certezza e fonti verificabili. Chi ne avesse mi scrivamiofiglioautistico@gmail.com o intervenga martedì a Melog chiamando in diretta al numero verde 800240024.
…
i primi a sospettare che il proprio bambino possa essere affetto da auismo dovrebbero essere proprio i genitori. Per questo è importante ,per una diagnosi precoce e precocissima , la diffusione di un’informazione il più possibile chiara semplice e capillare.Da qui lo straordinario valore del racconto di vita insieme a Tommy ,nel libro “una notte ho sognato che parlavi”
La Loggia dei Lanzi si illumina di blu in occasione della Giornata dell’ autismo
http://www.comune.fi.it/opencms/opencms/comune_firenze/ultime_notizie/e0307.html
leggo in questi giorni il libro di Nicoletti, e mi emoziono pagina dopo pagina perchè vedo scritto, con una capacità espressiva, linguistica e di comunicazione notevolmente superiore alla mia, tutto quello che io, come papà di Gianluca (autistico grave di 21anni), ho provato e provo dentro, fuori e tutto intorno a noi2.
E’ un libro micidialmente “spietato” sulle verità, spesso non dette, che ognuno di noi vorrebbe urlare giornalmente.
E’ un libro spetatamente “vero” su quello che noi genitori siamo nel rapporto meraviglioso ed unico con il nostro figlio, che ci consente di vedere il mondo da un’altra prospettiva, prima ignorata.
Lo consiglio a tutti i genitori, per caprici meglio.
Lo consiglio a tutti gli operatori, per capirci meglio!
grazie
Domani sera a Roma l’Arco di Costantino si illuminerà di blu aderendo a Light it up blue, su iniziativa dell’Associazione “Divento Grande”, una piccola onlus di genitori di ragazzi autistici, prevalentemente padri, che da due anni opera a Roma e nel Lazio.
Obiettivo della nostra associazione, ma in generale di tutti i genitori di autistici che sono adolescenti o anche più grandi, è aiutare nostri ragazzi, ciascuno diverso dall’altro, a costruirsi un futuro. L’attenzione del mondo scientifico mi pare prevalentemente dedicata, anche comprensibilmente, alla diagnosi e agli interventi precoci, (ma anche a “guerre di religione”, che lasciano basiti i genitori di autistici, sui metodi terapeutici, come quella scatenatasi sulle linee guida dell’ISS).
La realtà è che dai 12-13 anni in poi per i ragazzi autistici c’è il deserto in termini di assistenza, trattamenti, iniziative del sistema pubblico nazionale e locale.
Illuminare di blu le nostre città è un simbolo, speriamo serva ad “accendere” l’attenzione delle istituzioni sulla condizione di queste persone.
Da questo punto di vista trovo interessantissima l’iniziativa di “Sguardi Laterali”. Anche noi cerchiamo, finora invano, spazi per i nostri ragazzi. E Roma di spazi “vuoti” ne ha davvero tanti.
Toi Bianca
L’ho trovato interessante, ma non so quanto sia attendibile. Non c’è contraddittorio. Ma se un decimo di quanto rappresentato fosse vero, ci sarebbe davvero di che “incupirsi” e di che sperare.
http://www.youtube.com/watch?v=wVN_8cG3Zzg
Mi complimento per aver proposto una trasmissione che affronta seriamente il tema dell’autismo, con l’intento di fare chiarezza e sfatare molti pregiudizi in materia ( ad es. la correlazione tra vaccinazioni e autismo). Io sono un’educatrice professionale che si occupa da più di 10 anni di trattamento psico-educativo di minori con autismo in un centro specializzato dell’ospedale San Paolo di Milano. Ritengo importante e fondamentale la formazione degli operatori che si occupano di persone con autismo, in quanto l’intervento educativo, in carenza di cure mediche risolutive, rimane fondamentale per determinare i progressi e i miglioramenti dei bambini con autismo. Concordo con il fatto che la formazione specifica degli operatori è irrinunciabile per garantire il percorso educativo e riabilitativo adeguato ai bambini e per garantire il supporto necessario alle famiglie e alla scuola.
L’intervento cognitivo-comportamentale è l’unico intervento veramente efficace per dare una mano a questi bambini.Le diete, i trattamenti omeopatici o farmacologici possono solo ridimensionare alcuni problemi ( ad es. disturbi gastro-intestinali, crisi epilettiche)…
E allora questa trasmissione e questo blog siano l’occasione per diffondere la cultura e la conoscenza sull’autismo !
….non è corretta l’affermazione che logopedia e psicomotricità sono le uniche forme riconosciute dallo Stato…questa è la realtà presente nel Lazio….qui in Lombardia ( es. ospedale san Paolo) ma anche in Piemonte ( vedi anche il centro di Maurizio Arduino) esistono strutture ospedaliere dove il trattamento psico-educativo cognitivo-comportamentale viene offerto alle famiglie a titolo assolutamente gratuito…per fortuna 🙂
Grande stima per il dottor Arduino e la sua èquipe che ho avuto occasione di conoscere personalmente…professionisti seri e preparati !
Concordo con l’idea di creare scuole polo con personale formato ad hoc per insegnare a bambini con autismo…la realtà scolastica è, eccezion fatta per pochi insegnanti ed educatori preparati o per rari poli sperimentali adeguati ( ad es. la scuola di via Ravenna a Milano)una realtà impreparata ad affrontare l’insegnamento a bambini con autismo..
salve, sono massimiliano simeoni, genitore di un ragazzo autistico di 21 anni. debbo dire con dispiacere che il problema autismo è un problema prima di tutto famigliare, infatti “e questa è stata la nostra esperienza”il servizio materno infantile ha impiegato moltissimo tempo prima di formulare la diagnosi di autismo infantile, per poi limitarsi a far fare a noi genitori delle sedute di psicoterapia, per farci accettare il problema. mentre non ci venivano fornite indicazioni su cosa fare x nostro figlio. a questo punto solo la forza la tenacia e la disperazione ci hanno spinto a cercare da soli delle possibile soluzioni.” emanuele “questo è il nome del ragazzo” ha cominciato a circa tre anni a seguire il programma di riabilitazione sensoriale del dott delacato. Emanuele a tre anni non parlava, non aveva rapporti con i coetanei, neanche con il fratello di un anno più grande, aveva dei comportamenti ripetitivi,non guardava mai gli altri negli occhi, e tutti gli altri sintomi di un autismo molto grave. abbiamo iniziato il programma delacato e dopo alcuni mesi abbiamo cominciato a vedere i primi progressi. abbiamo avuti progressi cosi importanti che hanno permesso ad emanuele di frequentare con ottimi risultati il periodo scolastico seguendo il programma della classe.. Emanuele ha sempre comunicato con la cominicazione facilitata, oggi woce, ha svolto tutti gli studi, si è diplomato, ed ora è iscritto al primo anno di psicologia.
in tutto questo percorso sono stati coinvolte tante persone ma in nessun modo abbiamo avuto il sostegno delle istituzioni se non quelle previste x la scuola dell’obbligo. tutto il resto è stato pianificato e sostenuto economicamente dalla famiglia, ma come si vede con enormi risultati. ora il problema sarà il fututo visto che dopo la maggiore età queste persone non possono richiedere nessun sostegno alle istituzioni, perchè nulla è previsto .
Dispiace leggere di persone che credono ancora che l’autismo si curi nei modi sopracitati, l’ignoranza in merito è la rovina di questi ragazzi, di questi bambini.
In questa giornata i primi ad essere sensibilizzati dovrebbero essere i pediatri, basta una piccola analisi per capire e indirizzare il bambino verso strutture adeguate ad una precisa diagnosi per una terapia precoce dell’autismo.
I secondi dovrebbero essere gli organi della sanità che potrebbero istituire adeguate strutture ambulatoriali di terapia precoce senza sconvolgere i “costi” della sanità… spendiamo milioni di euro per farmaci e non siamo capaci di intervenire in questi casi che potrebbero ridare la felicità ad esseri umani esattamente come noi. Si come noi, perche se capite di autismo potreste capire che di autistici ne circolano molti “a piede libero ” senza neppure “godere” di tale “titolo”, basta guardarsi intorno…e riflettere.
Ultimi ma non ultimi, siamo noi genitori di bambini autistici, che dobbiamo capire la loro ricchezza nascosta, percepire il loro linguaggio, sentirli come parte di noi, come parte del mondo, loro … gli autistici possono aiutarci a crescere riportandoci indietro nel tempo , nello spazio, nella riscoperta dei veri e reali valori dell’umanità.
Quanti pregiudizi! Ma come si può a priori negare questo o quello senza essere esperti della materia, ufficialmente si è prontissimi nel dire che la causa Dell’autismo è sconosciuta per poi negare la correlazione autismo-vaccini! Ma con quali titoli, con quale presunzione? Mi viene il sospetto che in alcuni casa si possa trattare di malafede ;-(. mamma di un bimbo autistico nato sano, divenuto tale dopo Mpr vaccinazione!
se allude alla trasmissione di ieri ho convocato persone tra le più competenti. Non faccio guerre di religione, non mi interessa proprio…La pregherei di rispettare il giudizio altrui come io rispetto il suo. Parlare di malafede da parte mia è profondamente disonesto.
Caro Gianluca,prima di tutto scusa,scusa per questo mio sfogo che sto per fare,scusa perche’ non so se sia giusto farlo qui e se sia giusto farlo proprio con te che vivi le mie stesse angosce e scusa perche’ io di solito non sono cosi’,quasi in questi giorni non mi riconosco,io quella sempre carica,positiva e piena di speranza,mi sento tanto nervosa,piena di rabbia e davvero tanto tanto stanca.Ieri nella giornata mondiale per l’autismo e dopo aver sentito la tua trasmissione ho riflettuto molto,piu’ del solito e avrei tante domande da fare,domande che hai posto anche tu alla radio,tu che sei sempre molto vero e schietto,ma noto con dispiacere che le risposte rimangono sempre molto evasive,tante parole e pochi fatti e le difficolta’ e i problemi restano sempre tutti e tutti a noi genitori. Come ho gia’ scritto altre volte mio figlio ha 21 anni e in 21 anni abbiamo fatto di tutto partendo con un intervento precoce iniziando una terapia comportamentale all’eta’ di 2 anni e per quei tempi non era poco,terapia molto simile all’ ABA di oggi ma forse un po’ piu’ dolce,terapia che abbiamo fatto per anni e per 10 ore al giorno!,terapia che e’ ormai dentro di noi,e’ il nostro modo naturale di rapportarci con nostro figlio e abbiamo ottenuto molti risultati.Poi ci siamo posti un obiettivo alla volta,rispettando i suoi tempi che non sono come i nostri e a piccoli passi nostro figlio e’ andato sempre avanti e oggi sono molto fiera di lui di quello che e’.Ma ora mi chiedo a cosa sia servito tanto lavoro,tanto sacrificio se poi oggi che non va piu’ a scuola mi si offre solo l’opportunita’ dell’inserimento di mio figlio presso un centro per disabili? Come puo’ mio figlio proseguire con dignita’ il suo cammino di crescita e di vita in un centro posto in uno scantinato o mezzanino che sia(qui da noi sono tutti cosi’)’ insieme ad altri ragazzi ancora piu’ sfortunati di lui,con patologie ancor piu’ gravi? Come faccio a far capire a mio figlio che quello che gli abbiamo insegnato fino ad adesso e cioe’ la forza dell’imitazione per apprendere dagli altri non deve piu’ metterla in pratica altrimenti probabilmente inziera’ per esempio a battere un cucchiaio su di un tavolo per ore come appunto ho visto fare visitando uno di questi centri?..e allora lo tengo a casa con me ma anche questa non e’ una soluzione,non lo e’ per lui che ha bisogno di stare con gli altri,di vivere e godersi a suo modo la sua giovane vita e non lo e’ per me che mi sento ogni giorno piu’ stanca e ho paura di crollare da un momento all’altro e se crollo?
Voglio solo aggiungere che mio figlio ha fatto un percorso scolastico straordinario e che questo sarebbe stato per lui l’ultimo anno di liceo ma la preside all’inizio di questo anno scolastico,dopo una crisi violenta del mio ragazzo,ha pensato bene di invitarmi telefonicamente a non mandarlo piu’ a scuola e cosi’ da un giorno all’altro ci siamo ritrovati nella situazione che ho descritto prima con l’aggiunta di un grande trauma per mio figlio in quanto non ha piu’ voluto applicarsi a fare nulla che poteva associare alla scuola e che non ci e’ mai voluto ritornare anche quando dopo vari interventi da parte di noi genitori lo aspettavano “a braccia aperte”.
Continuo allora a chiedermi a cosa sia servito tanto lavoro e tanta terapia,ma anche tanto sacrificio e tanta fatica? Si,sicuramente mio figlio ha un buon bagaglio pieno pieno di progressi e di obiettivi raggiunti ma dove ci va?
Scusa…un bacio come sempre a Tommy
A causa di una mia dimenticanza mio figlio ha fatto la vaccinazione trivalente con un anno di ritardo. A quell’epoca gli era già stato diagnosticato il disturbo autistico, i cui primi sintomi si sono resi evidenti proprio intorno ai 18 mesi, ovvero quando avrebbe dovuto fare lil vaccino. Forse avrei fatto anche io 2 + 2, come capita a molti (lo dico con tenerezza) genitori disperati e ignoranti.
Fate le vaccinazioni, fatele tutte, sono utilissime.
buongiorno a tutti, mi auguro vivamente che i responsabili della sanità a tutti i livelli, ci
aiutino a fare chiarezza in modo urgente ed esaustivo, stiamo discutendo di un grandissimo
e dilagante problema e ci perdiamo sostanzialmente in inutili considerazioni. grazie
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Anche a mia figlia Camilla, autistica, che oggi ha 19 anni, piace tantissimo andare in treno, metrò, tutti i mezzi di locomozione; è una ragazza molto dolce, vuole bene a tutti e si fa voler bene da tutti, a detta dei suoi professori dell’istituto agrario che frequenta e questo è l’ultimo anno, poi c’è l’incognita di trovar qualcosa da farle fare per occupare il tempo, i servizi sociali fanno quello che possono ma le risorse sono ridotte all’osso…. vedremo, negli anni mia figlia ha fatto tanti progressi, è più autonoma, con pazienza e amore abbiamo ottenuto tanti risultati, ma si sa, l’autismo è l’autismo… comunque bisogna andare avanti e non perdere mai le speranze…. saluti a tutti – Patrizia e Camilla
Sono mamma di Gabriele, ragazzo autistico di 15 anni,noi viviamo la realta ‘ di Palermo che offre posso dire non poco ma nulla riguardo tutto cio’ che riguarda attivita che non siano solo riabilitative, perche è chiaro che questa è un’eta’ molto delicata perche si parla di adolescenza, anche noi e solo noi famiglia ci siamo presi cura di Gabriele, la scuola si’ ha aperto le “porte” ma solo quelle dell’ edificio..quanta incompetenza, quanta non voglia di mettersi in gioco, quanto gettare subito la spugna e quante volte ho sentito questa frase:io non ho avuto mai a che fare con alunni disabili, quindi non saprei mai da dove cominciare…se la mentalita’a riguardo la disabilita’ cambiasse, se si gurdasse con occhi diversi verso essa quante cose cambierebbero…se i nostri figli fossero visti come fonte di ricchezza personale e come arricchimento, come sarebbe piu umana questa societa’.
Vorrei rispondere a Cristina che lavora all’ospedale San Paolo di Milano. Anche mia figlia è seguita là, e la nostra neuropsichiatra non ci ha mai tolto la speranza di miglioramento, con lavoro costante di psicomotricità e logopedia. Non ci è mai stato proposto un approccio cognitivo-comportamentale, che tra l’altro mi lascia perplessa anche da medico. Non entro nel merito, mia figlia sta facendo progressi anche con le terapie che sta facendo ora, semmai mi informerò con la nostra psichiatra. Però non sono totalmente sicura che non esista correlazione con le vaccinazioni, ne parla anche Temple Grandin: non evitiamole totalmente, ma almeno separiamole nel tempo: la esavalente unita alla trivalente in un colpo solo per risparmiare…che bomba è per il sistema immunitario di un bambino? Io ho fatto vaccinare mia figlia, ma alla dose dei 6 anni, con una diagnosi già conclamata, ho insistito per farle fare solo le vaccinazioni per le patologie “incurabili” (polio e tetano): ebbene, la bambina, che già parlava benino, dopo due giorni ha iniziato a balbettare ed ha proseguito per oltre 6 mesi! Ho fatto segnalazione di questo alla mia ASL.
In quanto a diete, omeopatia eccetera: io rispetto ogni tipo di cura, tanto più che nessuno ci capisce niente nell’autismo. NON ho mai provato diete perchè Sivia, mia figlia, non pare avere intolleranze ed inoltre è molto limitata nel cibo: preferisco un autistica a pancia piena, in mancanza di certezze. Uso l’omeopatia per i disturbi classici di tutti i bambini, con successo, ma non mi va di fare tentativi sulla pelle di mia figlia. Se qualcuno esperto mi proponesse una terapia omeopatica “anti-autismo”, la proverei se non fosse troppo complicata per la bambina. Personalmente uso i Fiori di Bach per le sue crisi ed i suoi “sovraccarichi” emozionali. Con lei funzionano.
Per cui, nessuna certezza, nemmeno i medici me le hanno mai date fino adesso. NON userò mai neurolettici, perchè l’autismo non è psicosi. Forse, come Temple Grandin, le proporrò più avanti degli antidepressivi contro quell’ansia che si genera dall’eccesso di tensione continua nel doversi adattare al nostro mondo.
Grande Gianluca Nicoletti per aver finalmente, da personaggio famoso (ti stimo dai tempi di Golem quando ero al Liceo), aperto questi dibattiti e portato in outing questo argomento! Grazie a tutti. Chiara
Ciao Chiara, mi permetto di chiederti un consiglio, siccome fino adesso sono riuscita senza farmaci a tenere sotto controllo i rari momenti di sovraeccitazione di mio figlio, gabri ha 15 anni , ti chiedevo se i fiori di bach avessero effetto rilassante,preferisco chiedere a te che li stai usando con tua figlia ,mi sento piu rassicurata,,mi associo alle gongratulazioni fatte a Nicoletti, 2 giorni fa ho comprato il libro e devo dire mi ritrovo moltissimo nei panni di genitore.GRAZIE
Risponde a Chiara che mi ha citato nel suo commento. Sono una sostenitrice dell’intervento su base cognitivo-comportamentale, perchè è quello che, allo stato attuale, ha avuto maggiori validazioni dal punto di vista scientifico…essere favorevole all’intervento cognitivo-comportale non siginifica negare la validità di una riabilitazione psicomotoria o logopedica, ma semplicemente sostenere che, anche questi tipi di intervento ( così accade nel centro per l’Autismo dove lavoro), dovrebbero riferirsi a questo tipo di approccio per essere efficaci.
Non ho nulla contro i rimedi omeopatici, che possono essere utili per attenuare alcuni sintomi specifici, ma considero poco etico che ci siano medici o presunti tali che chiedono alle famiglie grosse somme di denaro per cure omeopatiche a base di integratori o simili spesso del tutto inefficaci. Ognuno è libero di scegliere le cure che desidera per il proprio figlio, ma mi dispiace davvero vedere tante famiglie perdersi dietro cure pseudo-miracolistiche….
Rispondo a Giovanna e a Cristina: carissima Giovanna, io uso i fiori di Bach per placare i momenti di nervosismo che derivano dal sovraccarico sensoriale ed emotivo di mia figlia. Anche lei finora non ha avuto la necessità di usare veri farmaci. Un erborista esperto mi ha formulato un mix su misura per Silvia (impatiens-18; Holly-15; walnut-33; clematis-9; Chestnut bud-7). Inoltre uso il Rescue Remedy all’arrivo di una crisi (2 spruzzi in bocca)- beh, funziona. Non pretendo certo di eliminare l’autismo, naturalmente. Un grande abbraccio!
Carissima Cristina, chiederò sicuramente alla neuropsichiatra che ci segue il perchè in tutti questi anni non ci sia mai stato proposto un approccio comportamentale. Magari mi sbaglio, ma non vorrei che mia figlia si trasformasse in un robottino…Ma sicuramente dovrei informarmi meglio su ciò che comporta questo tipo di terapia. Lo farò senz’altro. Anche io, come te, ritengo poco etico sfruttare la speranza di genitori con cure con poco fondamento, infatti non ho mai voluto iniziare terapie di nessun genere che non fossero meno che sicure e testate. Ti ricordo però, da medico, che le terapie vanno “a mode”: nell’ospedale della mia città, solo pochi mesi fa è stata proposta una psicoterapia ad un bambino con autismo ! Io stessa sono riuscita ad evitare un approccio di un cosiddetto “luminare” che aveva definito mia figlia “iperattiva” dopo una visita di 15 minuti e mi proponeva sedute psicoterapiche. E la prima neuropsichiatra che ha visitato mia figlia 6 anni fa mi ha detto” Sua figlia ha sentito così tanto il desiderio della sua mamma che non sa più come dirglielo”. Sono cose che fanno un male cane ed è per questo che vado con i piedi di piombo a chiunque mi dica “le migliori terapie sono queste perchè hanno evidenza scientifica”. Anche quelli là ne erano convinti… Credo che ogni terapia vada cucita su misura per il soggetto in questo caso. Ma prometto di informarmi bene e ti ringrazio molto di avermi risposto. Non intendo essere polemica.
Buon volo a tutti, come dicono gli scout!!!
Buon pomriggio a tutti, intanto grazie a Chiara per averi dato informazioni pu dettagliate riguardo i fiori di bach, concordo in modo assoluto che non esistono terapie miracolose, gabriele adesso ha 15 anni, ricordo che all’eta’ di due anni abbiamo iniziato sedute di analisi durante le quali a gabri venivano dati 3 animaletti, ricordo ancora , una tigre, un cavallo, l’altro non ricordo,la neuropschiatra ossevava gabriele come si rapportava con essi,,,passavano ore intere…ma gabri neanche a volte le guardava ,queste sedute si sono ripeture per diverse volte con gli stessi risultati, ricordo i pianti di mio figlio, ma a distanza di tempo ricordo anche i costi di quelle sedute,,quello che mi sento di dire è che a volte l’intuito di mamma aiuta a vedere con occhi “neutrali”troppi ciarlatani ci sono in giro, Nicoletti nel suo libro lo dice chiaramente, quanti pseudoprofessionisti hanno fatto della disabilita’ fonte di guadagno loro purtroppo non sempre onesto…stiamo sempre in allerta, valutiamo sempre con un minimo di distacco e non seguiamo certe “mode” non portano a nulla…a volte penso che parte di terapia efficace gabri l’abbia ricevuta a casa, tutto questo frutto di studio,di approfondimenti,di paziena,di voglia mai di mollare e di tanta voglia di andare avanti sempre e comunque con testa alta. Buona serarata a tutti