Sono arrivate le prime copie…Gli autori sono due, ma a firmarle c’ero solo io. Non so quanto sia giusto.
Sapevo già mentre scrivevo che quando la mia fatica si sarebbe concretizzata in un libro per me sarebbe stata un’ immensa soddisfazione, ma per mio figlio autistico al massimo un’ occhiata distratta, incuriosito appena dalla sua foto con il padre in quarta di copertina. Più tardi tenterò l’ esperimento di farglielo vedere, a volte è capace di sorprendermi, magari sorride pure…
voglio aggiungere che il tuo libro mi ha affascinato,mi hai aiutato a vedere l’autismo anche con altri occhi, mi ha fatto fermare e riflettere,a volte sei stato crudo e pungente ma di certo realista a differenza di molti che ne fanno un film un po’ fantasioso!
Mi piace pensare al soffitto come “uno schermo su cui liberare i suoi pensieri che hanno mani e piedi,e saltano,rimbalzano,s’inseguono.Per questo a volte ride quando pensa.” Succede anche al mio ragazzo!